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Spari in Corea: il Nord lancia un ultimatum al Sud

Dopo lo scambio di fuoco più grave degli ultimi 5 anni, la Corea del Nord ha dato a Seul 48 ore per smantellare gli amplificatori che trasmettono messaggi di propaganda al confine fra i due Paesi, altrimenti Pyongyang assumerà azioni militari – L’ultimatum scadrà alle 17 locali (le 10 in Italia) di sabato.

Spari in Corea: il Nord lancia un ultimatum al Sud

Forte tensione fra le due Coree. Il Nord ha usato oggi la linea telefonica inter-coreana per minacciare attacchi contro le unità di propaganda sudcoreana che trasmettono messaggi ad alto volute attraverso il confine con potenti amplificatori. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Seul.

Il messaggio dallo Stato maggiore dell’Esercito popolare coreano ha dato a Seul 48 ore per smantellare gli amplificatori, altrimenti Pyongyang assumerà azioni militari. L’ultimatum scadrà alle 17 locali (le 10 in Italia) di sabato.

L’avvertimento è arrivato dopo che il Nord ha sparato colpi di artiglieria verso un altoparlante che, nei giorni scorsi, aveva diffuso a tutto volume trasmissioni di propaganda contro il regime di Pyongyang. 

Il ministro della Difesa sudcoreano ha detto che l’artiglieria di Seul ha risposto al fuoco con proiettili di 150mm. 

Si tratta dello scambio di fuoco più grave degli ultimi 5 anni. Il governo di Seul ha inoltre ordinato l’evacuazione di alcune città che si trovano a ridosso del confine.   

Gli annunci propagandistici sudcoreani contro il regime di Kim Jong-un attraverso gli altoparlanti al confine tra i due Paesi sono ricominciati di recente, dopo una pausa che durava ormai da 11 anni. 

Le tensioni lungo l’ipermilitarizzato confine intercoreano sono cresciute ulteriormente nelle ultime settimane, dopo le esplosioni di mine nelle quali sono rimasti gravemente feriti due membri delle guardie di frontiera sudcoreane. 

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