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Shanghai cala, ma l’Asia sale

La ripresa del prezzo del petrolio Wti da 47 a 49 $/b è stata accolta con favore – Il Brent è a quota 51,3.

Shanghai cala, ma l’Asia sale

Dopo la chiusura positiva di Wall Street anche l’Asia si accoda al rialzo. L’indice regionale MSCI Asia Pacific sale, nel primo pomeriggio giapponese, dell’1,3%, dopo quattro giornate negative, e segna un p/e di 13,4 (lo S&P 500 è a 16,4 e lo Stoxx Europe 600 a 13,9).

In Cina tuttavia prosegue la correzione e l’indice Composite di Shanghai cede circa il 2%, rimanendo però sopra al livello di inizio d’anno (sui 12 mesi l’incremento è stato di oltre il 60%). Il Nikkei (+1,7%) beneficia di uno yen più debole, che valica di nuovo quota 119 contro dollaro.

Dato che i mercati cominciavano a chiedersi se il crollo del greggio non fosse un fattore così positivo, la ripresa del prezzo del petrolio Wti da 47 a 49 $/b è stata accolta con favore (il Brent quota 51,3). Alcuni commentatori argomentano che la discesa del greggio è stata un overshooting.

L’allentamento delle tensioni ha fatto scendere l’oro a 1208 $/oncia. L’euro scivola ancora, a 1,182 contro dollaro (ma ieri aveva toccato un minimo di 1,180).

Netto rialzo dei futures azionari (+0,7%) sia per il Dow Jones che per lo S&P500 e il Nasdaq.


Allegati: Bloomberg

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