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Roma arrabbiata: Sampdoria liquidata 3-0

CAMPIONATO SERIE A – La doppietta di Destro e la super-punizione di Pjanic archiviano la pratica Sampdoria all’Olimpico – Il campionato è indirizzato verso Torino, questo dicono classifica e scontro diretto, ma non è ancora morto.

Roma arrabbiata: Sampdoria liquidata 3-0

Una cosa è certa: Rudi Garcia non scherzava quando parlava di lupi arrabbiati. La Roma ha letteralmente sbranato la Sampdoria e il 3-0 finale, già di per sé ottimo, le sta persino stretto. Reazione post Napoli doveva essere e reazione è stata, nonostante l’avversario fosse tutt’altro che comodo. Potrà anche non significare nulla, ma Juventus e Napoli hanno faticato molto di più per battere la squadra di Mihajlovic e questo, nella settimana che vedrà il ritorno delle coppe europee (a cui la Roma, è bene ricordarlo, non partecipa) può essere letto come un segnale. 

Il campionato è indirizzato verso Torino, questo dicono classifica e scontro diretto, ma non è ancora morto. Non può esserlo quando l’avversario si chiama Roma, può vantare giocatori di primissimo livello come Gervinho, Pjanic, Strootman Maicon e Destro, a cui vanno aggiunti anche l’indisponibile Totti, l’inutilizzato (ieri sera s’intende) De Rossi e tanti altri ancora. In panchina poi c’è un grande allenatore come Garcia, bravo a ricostruire subito le certezze del gruppo (era già successo dopo la debacle di Torino) e a gestire uomini e sistemi di gioco. Ieri sera francese, privo di Totti, ha optato per un cambio di modulo passando dal 4-3-3 d’ordinanza al 4-2-3-1. Soluzione resa possibile dalle tante varianti a disposizione, su tutte la duttilità dei centrocampisti, e, paradossalmente, proprio dall’assenza del capitano. 

Una punta come Destro infatti dà meno qualità tecnica alla manovra, ma permette un peso specifico in area di rigore che altrimenti non c’è. In settimana a Roma, città facile a deprimersi dopo una sconfitta, si parlava della mancanza di un grande centravanti: forse però, dopo la doppietta dell’ex interista, qualcuno si morderà la lingua. Destro ha infatti sbloccato una partita che sembrava stregata, perché i giallorossi non riuscivano proprio a violare la porta di Da Costa. Ma a un minuto dall’intervallo ecco la zuccata vincente del bomber, che regalava alla Roma il vantaggio nel momento ideale. Perché nella ripresa, complice un inevitabile cambio d’atteggiamento sampdoriano, si aprivano quelle praterie tanto consone ai piedi di Pjanic e alle cavalcate di Gervinho. 

A onor del vero il raddoppio (54’) arrivava su calcio di punizione che il centrocampista bosniaco disegnava diabolicamente alle spalle di Da Costa, ma il canovaccio del match era segnato. Al 56’ infatti Florenzi smarcava Gervinho con un tacco d’alta scuola, la Gazzella nera scherzava un po’ col pallone prima di servire Destro, che scaraventava in porta il destro del 3-0 (con questo fanno 6 gol in 9 partite giocate). Il posticipo a curve chiuse regalava ancora una grande occasione sull’asse Gervinho-Pjanic e l’espulsione di Gastaldello per un evitabile doppio giallo, poi la Roma decideva che poteva anche bastare così. La Sampdoria lasciava così l’Olimpico con tanta malinconia, un pizzico di rabbia (quantomeno da rivedere un tocco col braccio di Benatia in area sul risultato di 1-0) e una certezza: troppo arrabbiati questi lupi per essere fermati!

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