Condividi

Parmalat, niente delisting: Opa Lactalis fallisce il 90%

L’Opa dei francesi su Parmalat fallisce di nuovo il bersaglio e il titolo non lascerà il listino di Piazza Affari – Bankitalia non si è schierata

Parmalat, niente delisting: Opa Lactalis fallisce il 90%

Niente delisting per Parmalat. La riapertura dei termini per aderire all’offerta pubblica di acquisto e’ scaduta oggi senza che l’Opa di Lactalis riuscisse a raggiungere il 90%. Nei cinque giorni aggiuntivi sono state apportate 706.349 azioni pari allo 0,03% del capitale. Bankitalia, che con circa lo 0,5% del capitale poteva essere l’ago della bilancia, non ha quindi aderito all’offerta. Complessivamente, la partecipazione di Lactalis si ferma quindi all’89,6% del capitale considerando che il gruppo francese aveva gia’ oltre l’87% e che la prima fase dell’Opa si era chiusa con 34,36 milioni di azioni pari all’1,85% del capitale.

Lactalis aveva lanciato l’Opa lo scorso 27 dicembre proponendo agli azionista un prezzo di 2,8 euro per azione, poi ritoccato a 3 euro per azione lo scorso 9 marzo visto che le adesioni latitavano. L’incremento, tuttavia, non e’ bastato a convincere gli azionisti. I fondi Amber e Gabelli, che detengono complessivamente una partecipazione vicina al 5%, nei giorni scorsi avevano spiegato che il rialzo del prezzo non era sufficiente e che puntavano a un prezzo fra i 3,8 e i 4,5 euro per azione. Ha preferito non prendere posizione Bankitalia che detiene la sua quota nell’ambito dell’ordinaria gestione del portafoglio azionario quotato di Palazzo Koch che tende a replicare i principali indici di mercato al netto dei comparti bancario, assicurativo, dei servizi finanziari e dei media. E i francesi non sono riusciti a convincere gli altri azionisti di minoranza.

Parmalat resta quindi quotata a Piazza Affari. In teoria, i francesi potranno ritentare il delisting piu’ avanti con un’operazione
diversa, come una fusione fra Parmalat e un veicolo non quotato.

Commenta