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Napoli, colpo grosso: infilza la Juve e riapre la corsa scudetto

Battendo in extremis la Juve con un’inzuccata di Koulibaly, il Napoli si porta ad un solo punto di distacco dai bianconeri che ora devono affrontare un calendario molto più impegnativo e temono di perdere uno scudetto che sembrava già vinto – Al cardiopalma il finale di un campionato spettacolare – La Juve paga una tattica troppo rinunciataria – Napoli in delirio

Napoli, colpo grosso: infilza la Juve e riapre la corsa scudetto

E adesso cambia tutto! Il successo del Napoli sulla Juventus riapre definitivamente un campionato che, solo pochi giorni fa, sembrava già deciso e che invece ci regalerà un finale al cardiopalma, qualsiasi sia la sua conclusione. I bianconeri avevano due risultati su tre, gli azzurri uno solo: il gol di Koulibaly allo scadere fa sì che sia la squadra di Sarri a godere e a essere, paradossalmente, addirittura favorita per la vittoria finale.

Sì, perché ora sarà la Juve a dover sfangare le trasferte di Milano e Roma, il tutto con una Coppa Italia da giocarsi e la consapevolezza che non vincere vorrebbe dire fallimento, senza se e senza ma. Certo, anche il Napoli dovrà essere praticamente perfetto: a questo punto deve vincerle tutte, a cominciare dalla non semplice trasferta di Firenze di domenica prossima, per giunta in un ambiente incendiato d’entusiasmo e già vestito a festa.

A vedere le immagini di ieri sera a Napoli non ci sono dubbi: la gioia del popolo azzurro non si può più reprimere, ma se gestita al meglio (e qui sta il difficile) può diventare la vera arma del finale di stagione.

“Ora dovremo essere bravi ad allenarci duramente e a mantenere l’equilibrio in una città molto particolare, in cui non è facile averne – le parole di Maurizio Sarri. – Abbiamo vinto in uno degli stadi più difficili d’Europa, peraltro giocando un’ottima partita. Ora però dobbiamo pensare a Firenze, lì nella mia gestione non abbiamo mai vinto e anche domenica non sarà affatto facile”.

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Il tecnico azzurro veste i panni del pompiere, del resto la Juventus è ancora prima e lo scudetto, finisse così il campionato, lo vincerebbe lei. Resta però il fatto che da ieri la sensazione del ribaltone è molto più nitida, un po’ per i meriti del Napoli, un po’ per il crollo psicologico di una Signora stanca e impaurita, quasi fosse un pugile invincibile per anni che, improvvisamente, scopre il sapore amaro del ko.

Intendiamoci, ieri sera poteva anche finire 0-0 e non ci sarebbe stato nulla da dire. Il problema però è che la dominatrice degli ultimi campionati s’è ridotta a giocare lo scontro diretto per non perdere, come dimostrano gli zero tiri in porta (il palo di Pjanic nasce da una punizione nettamente deviata) e l’atteggiamento guardingo, al limite dell’impaurito. Con queste premesse è dura essere ottimisti in vista di una sfida come quella di San Siro, dove ad attenderla ci sarà un’Inter caricatissima sia dai propri obiettivi che dalla voglia di fare “Lo Sgarbo” alla nemica di sempre.

“Sabato sarà decisiva – ha ammesso Allegri senza mezzi termini. – Dobbiamo ripulirci velocemente da questa sconfitta, purtroppo avremmo potuto pareggiare ma ci siamo fatti beffare all’ultimo minuto, proprio come a Madrid. Ora però bisogna guardare avanti e rimettersi subito al lavoro”.

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La scelta di giocare per il pari non ha pagato, colpa di un “episodio”, certo, ma anche di un atteggiamento che, in questi casi, porta sempre dei rischi. Prima del gol di Koulibaly non è che il Napoli avesse creato chissà quante occasioni, però aveva gestito il match secondo le proprie volontà, quasi si giocasse al San Paolo in autunno e non allo Stadium in primavera (inoltrata).

Ora si riparte (quasi) da zero, con i bianconeri primi in classifica ma con un solo punto di vantaggio sugli azzurri e la totale impossibilità di gestirlo. Solo una Juve al top può garantirsi il settimo scudetto consecutivo; quello che, una settimana fa, sembrava già in bacheca e che ora, invece, pare strizzare sempre più l’occhiolino al Napoli.

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