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Milan-Inter, stasera il primo euroderby che vale la finalissima di Champions. Pari tra Real e City

San Siro stracolmo per la prima semifinale di Champions tra le due milanesi – A Madrid è pari tra il Real di Ancelotti e il Manchester City di Guardiola

Milan-Inter, stasera il primo euroderby che vale la finalissima di Champions. Pari tra Real e City

Arriva l’euro-derby, Milano si ferma. Milan e Inter sono pronte a darsi battaglia per l’andata della semifinale di Champions, scenario che ci riporta indietro di 20 anni esatti, quando rossoneri e nerazzurri si incontrarono per la prima volta in campo internazionale. Allora c’era in palio la finale di Manchester, che fu poi vinta dal Milan in un altro “derby” con la Juventus, questa volta invece ci si gioca quella di Istanbul del prossimo 10 giugno contro Real Madrid oppure Manchester City, affrontatesi ieri nel primo round del Bernabeu (1-1, gol di Vinicius e De Bruyne). Tensione ai massimi livelli, perché se è vero che la posta in palio è talmente alta da generare le vertigini, lo è anche che perdere contro i rivali di sempre sarebbe un colpo durissimo da digerire, inversamente proporzionale alla gioia dei vincitori.

Milan – Inter (ore 21, Tv8 e Amazon Prime)

Sono passati 20 anni dal confronto del 2003, ma attesa e pressione sono rimaste inalterate. Rispetto ad allora c’è una grande differenza, figlia del cambio di regolamento voluto dall’Uefa nel 2021: i gol in trasferta, decisivi nella sfida del passato (0-0 all’andata, 1-1 al ritorno), non valgono più doppio, ragion per cui l’equilibrio, se possibile, è ancora superiore. Sulla carta ci arriva meglio l’Inter, come testimoniato dalle quote dei bookmakers che la vedono favorita per il passaggio del turno, mentre il Milan, oltre a essere più discontinuo, rischia seriamente di dover giocare senza Leao (ne parliamo tra poco), non proprio uno qualsiasi. Il derby però è sempre una partita a sé e questo (anzi questi) ancora di più: non si tratta di retorica, ma di un dato di fatto ancor più evidente in una competizione “pazza” come la Champions League. Inter favorita insomma, con l’inevitabile rovescio della medaglia di aver più da perdere: Pioli non rischia nulla a prescindere, Inzaghi invece è di fronte a un vero e proprio bivio sulla sua carriera in viale Liberazione. I tre precedenti stagionali vedono i nerazzurri in vantaggio 2-1, grazie alle vittorie nella finale di Supercoppa (18 gennaio, 3-0) e nel derby di ritorno (5 febbraio, 1-0), mentre i rossoneri sono fermi al 3-2 dello scorso 3 settembre: quel giorno Leao fu il grande protagonista con una doppietta, a dimostrazione di quanto possa spostare la sua presenza o meno.

Pioli: “Inter favorita per gli altri, non per noi. Leao? Farà un provino decisivo”

“È difficile perché è una semifinale di Champions, ma è anche bellissima da preparare, vivere e giocare – ha spiegato Pioli in conferenza stampa -. Ho cercato di trasmettere concentrazione e determinazione, ma anche la felicità di vivere momenti come questi, anche se ovviamente servirà dare il massimo, sempre considerando che la partita si gioca sui 180 minuti. Inter favorita? Lo dicono gli altri, noi abbiamo eliminato Tottenham e Napoli, possiamo eliminare chiunque. In Champions non abbiamo avuto alti e bassi, ma abbiamo fatto un percorso eccezionale. Vogliamo una finale che nessuno di noi ha mai fatto, le ambizioni e le motivazioni sono al massimo. Potrebbe anche partire titolare, o è in grado di giocare o non verrà neanche in panchina. Dipenderà da domani (oggi per chi legge, n.d.r.) il tipo di lavoro che farà, per la qualità e per le caratteristiche del giocatore deve essere al 100%. Vediamo, è ancora tutto aperto”.

Inzaghi: “Vogliamo la finale, ma perdere non sarebbe un fallimento. Leao? Non ci condizionerà”

“Sappiamo che è una semifinale di Champions, il derby per antonomasia – ha replicato Inzaghi -. Serviranno testa e cuore, ma per chi perderà non sarà un fallimento. In questi venti mesi abbiamo affrontato sette derby vincendo e perdendo, sono gare che possono darci degli spunti, ma ognuna è a sé. Ci saranno momenti in cui l’Inter sarà più offensiva e altri in cui sarà più difensiva, dovremo stare tutti insieme, fare grandissimo sacrificio e fare una corsa in più per il compagno. Non ci nascondiamo, conosciamo l’importanza del match e vogliamo giocarcelo con cuore e testa sapendo che sarebbe un grandissimo passo da fare con determinazione, corsa e aggressività. Leao? Sappiamo che potrebbe esserci o non esserci, ma non ho certezze: nel caso prenderemo degli accorgimenti, comunque non condizionerà il nostro piano partita. Siamo a 180 minuti dal sogno, non ci dev’essere paura, solo voglia di giocare”.

Milan – Inter, le formazioni: per Leao si decide stamattina, Dzeko favorito su Lukaku

In casa Milan ruota tutto attorno a Leao: se il portoghese, fermatosi sabato per un’elongazione muscolare all’adduttore, dovesse clamorosamente recuperare giocherebbe, viceversa non andrebbe nemmeno in panchina, mettendo nel mirino la gara di ritorno di martedì prossimo. Impossibile avere certezze assolute, anche perché il provino decisivo avverrà solo questa mattina, ma al momento lo scenario più probabile è il secondo, dunque un Milan senza il suo giocatore migliore: l’elongazione è l’anticamera dello stiramento, dunque giocarci sopra, per quanto possibile, è estremamente rischioso. Pioli lo sa bene e metterà il buon senso davanti a tutto, a meno che il provino odierno non dia un responso clamorosamente positivo. Per il resto nessun dubbio, in un 4-2-3-1 che vedrà Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Tomori e Theo Hernandez in difesa, Krunic e Tonali a centrocampo, Diaz, Bennacer e Saelemaekers (o Leao) alle spalle dell’unica punta Giroud. Più ballottaggi invece in casa Inter, dove Inzaghi è alle prese col “problema” dell’abbondanza: virgolette d’obbligo, visto che poter scegliere è sicuramente meglio del contrario, ma anche un ulteriore esame per l’allenatore, chiamato a fare le scelte giuste. I dubbi riguardano centrocampo (in tre per due maglie tra Calhanoglu, Brozovic e Mkhitaryan) e attacco (Dzeko o Lukaku) e verranno risolti solo oggi, anche se il 3-5-2 più probabile vede Onana tra i pali, Darmian, Acerbi e Bastoni nel reparto arretrato, Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan e Dimarco in mediana, Dzeko e Lautaro in attacco.

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