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Microsoft, ancora guai con Bruxelles

La Commissione europea accusa l’azienda di non aver rispettato gli impegni assunti nel 2009 e di aver ricominciato ad orientare gli utenti verso l’utilizzo di Explorer, il browser di casa – Possibile multa fino al 10% del fatturato.

Microsoft, ancora guai con Bruxelles

Nuove scintille fra Microsoft  e Bruxelles. Dopo una prima iniziativa dell’Antitrust Ue, il gigante informatico si era assunto un impegno preciso: garantire a tutti gli utenti del sistema operativo Windows una totale libertà fino al 2014 nella scelta del browser per navigare online. Ora la Commissione europea accusa l’azienda di aver violato l’accordo e di aver ricominciato a orientare gli utenti verso l’utilizzo di Explorer, il browser sviluppato proprio da Microsoft.   

Secondo Bruxelles, a partire dall’introduzione di Windows 7, nel febbraio 2011, il “Service Pack” fornito dalla società non ha più incluso la schermata con la scelta multipla del browser. Nelle versioni precedenti di Windows, in base agli impegni presi nel dicembre 2009, era invece garantita la possibilità optare per prodotti diversi. Prima che intervenisse l’Antitrust Ue, lo schermo del sistema Windows era preimpostato su Internet Explorer. 

In sostanza, tra febbraio 2011 e luglio 2011 (quando la Commissione ha aperto una nuova procedura per il mancato rispetto degli impegni presi) “milioni di utenti di Windows nell’Ue sono stati privati della schermata di scelta multipla”, com’è stato riconosciuto dalla stessa Microsoft.

Se l’inadempienza rispetto agli impegni vincolanti sarà confermata, la Commissione potrà multare l’azienda fino al 10% del suo fatturato annuo. Il primo a infliggere una stangata simile a Microsoft fu l’attuale premier italiano, Mario Monti, che nel 2004 – in qualità di commissario alla Concorrenza Ue – impose all’azienda una sanzione da 497 milioni di euro.

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