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Maternità, Acea firma codice di autodisciplina per le imprese responsabili

Si tratta di un codice deontologico per le imprese, promosso dal ministero della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, con l’obiettivo di favorire la maternità, senza penalizzare lavoratrici madri

Maternità, Acea firma codice di autodisciplina per le imprese responsabili

Un’impresa a misura di mamma. Acea ha firmato il Codice per le imprese responsabili in favore della maternità, promosso dal Ministero della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità e presentato martedì 7 novembre a Roma durante l’evento “La maternità (non) è un’impresa”. Il codice di autodisciplina prevede diversi ambiti di intervento: il favore per la continuità di carriera delle madri, le iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute, l’adattamento dei tempi e modi di lavoro, il sostegno alle spese per la cura e l’educazione dei figli.

L’accordo siglato con diverse aziende contiene “tre punti fondamentali: un accompagnamento al rientro al lavoro dopo la maternità, l’aspetto sanitario come lo screening sulla fertilità e poi il più importante cioè la flessibilità con una valutazione degli obiettivi e non solo della presenza sul lavoro”.

“Il Gruppo Acea – si legge in una nota – è da sempre impegnato nell’attuazione di politiche di welfare e nel rafforzamento delle iniziative a favore delle madri lavoratrici. Quest’iniziativa si inserisce in un percorso già intrapreso dall’Azienda con l’adozione della ‘Carta della Persona e della Partecipazione’ siglata insieme alle organizzazioni sindacali. Con la Carta il Gruppo ha stabilito, infatti, tra le altre misure, l’introduzione di alcune misure migliorative delle previsioni di Legge e di Contratto in materia di formazione e di genitorialità, con un aumento del monte ore pro capite triennale destinato alla formazione del personale e delle indennità previste per il congedo parentale, nonché del numero dei giorni spettanti per il congedo di paternità e per la malattia del figlio”.

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