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Lusso: il 2022 è un anno record. Altagamma: il mercato mondiale vale 1.400 miliardi

Secondo l’Osservatorio Altagamma il trend resterà in crescita fino al 2030 almeno. Lunelli: l’alto di gamma diventa la locomotiva per l’economia italiana

Lusso: il 2022 è un anno record. Altagamma: il mercato mondiale vale 1.400 miliardi

Il 2022 è stato un anno record per il mercato del lusso, che ha superato con decisione i livelli pre-Covid e si appresta a proseguire un trend di crescita nel 2023, a dispetto delle turbolenze macroeconomiche in atto. Le filiere produttive di eccellenza sono un fattore propulsivo per interi settori: l’alto di gamma diventa la locomotiva per l’economia italiana

Nel 2022, il mercato luxury globale è visto crescere del 21%, sfiorando i 1.400 miliardi, mentre si stima per i beni di lusso personali una crescita del 22% a 353 miliardi. Lo scenario si prospetta positivo anche per il 2023, quando la marginalità (EBITDA) delle imprese dell’alto di gamma si prevede in crescita del 6%.
Per le aziende il cui target è composto esclusivamente da consumatori di fascia più alta, gli Ultra High-Net Worth Individuals, l’EBITDA si stima più alto: +8%.

Lusso: Altagamma vede un trend in crescita fino almeno al 2030

Un trend che si inquadra all’interno di un percorso che si prevede di crescita anche nel lungo termine: nel 2030 il valore di mercato dei personal luxury goods dovrebbe salire a circa 540-580 miliardi, un aumento del 60% o più rispetto al 2022.
E’ quanto emerso nel corso del ventunesimo Osservatorio Altagamma, tenutosi a Milano, dove sono stati presentati due report: l’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor, presentato da Claudia D’Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company e l’Altagamma Consensus 2023, presentato da Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, e realizzato con il supporto dei più importanti analisti finanziari.

Il lusso può essere la locomotiva dell’economia italiana

“L’alto di gamma, dopo il forte rimbalzo successivo allo scoppio della pandemia, ha completato il percorso di ripresa, registrando nel 2022 il record storico con un +21% a livello mondiale” lo ha detto Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. “Dobbiamo non solo proteggere, ma fare crescere i nostri Campioni Nazionali e le filiere produttive di eccellenza che sono un fattore propulsivo per interi settori. L’alto di gamma può essere, in ultima analisi, una locomotiva per l’economia italiana” ha detto.
Presenti anche i leader di alcune aziende del lusso: Francesca Bellettini, Presidente e CEO di Yves Saint Laurent; Sabina Belli, CEO di Pomellato Group; Pier Francesco Nervini, COO Northern and Central Europe and Global Accounts di Global Blue; Cristina Scocchia, CEO di illycaffè; Daniel Talens, CEO di Alessi e Stephan Winkelmann, Chairman & CEO di Automobili Lamborghini.

Sul tema è intervenuto anche il Ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso: “Il cambio del nome in Ministero delle Imprese e del Made in Italy non è solo un cambiamento lessicale, ma una chiara indicazione della nuova mission che questo governo vuole dare: promuovere, tutelare e valorizzare il nostro marchio nel mondo”, ha detto. “Il Made in Italy di eccellenza rappresentato da Altagamma è il fiore all’occhiello della nostra industria manifatturiera ed è stato capace di mantenere un ruolo da protagonista in un contesto mondiale in un periodo estremamente difficile, dando un contributo al PIL significativo”.

Dal lato consumatori, la situazione macro-economica favorisce la polarizzazione tra fasce più ricche e fasce meno abbienti della popolazione: a livello mondiale la classe media soffre, ad esclusione di quella cinese che grazie alle politiche di “Common Prosperity” attuate da Pechino tende a rafforzarsi e a trainare i consumi: i consumatori cinesi saranno i best performer nel 2023 con un +10%.

A livello di prodotto, si segnala la leadership degli accessori che continuano nel loro trend positivo: +8,5% per la pelletteria e +7% per le calzature. L’abbigliamento (+6%) e la cosmesi (+5,5%) confermano il tasso di crescita del 2022.

Quanto ai canali distributivi, continuerà a prosperare il canale retail, sia fisico (+7%) che digitale (+8%), che permette un rapporto diretto con i consumatori e un controllo maggiore di tutti i touchpoint, consentendo ai brand di rafforzare una strategia omnichannel.

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