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L’inatteso boom del Pil Usa spaventa le Borse che ora temono le mosse della Fed sui tassi

I mercati pensano con ansia alle mosse della Yellen sui tassi dopo la crescita del Pil americano (+4%) e le Borse ripiegano – Piazza Affari perde lo 0,9%: pesano soprattutto i ribassi di Fiat, WdF e Mediaset – In rialzo le banche ma anche Finmeccanica e Stm – Nuovi minimi storici dei Btp a 5 e 10 anni – Euro più debole sul dollaro.

L’inatteso boom del Pil Usa spaventa le Borse che ora temono le mosse della Fed sui tassi

Corrono gli Usa: il Pil nel secondo trimestre 2014 è letteralmente schizzato oltre le attese mettendo a segno una lettura preliminare di +4%, contro una previsione di +3%. Un balzo che arriva dopo il calo del 2,1% (rivisto oggi dal -2,9%) del primo trimestre in un periodo condizionato dal maltempo. In scia al dato migliore delle attese Wall Street che ha aperto in territorio positivo e l’Europa ha girato al rialzo. Ma l’euforia è durata poco: il mercato ragiona su quali saranno ora le mosse della Fed che non potrà non tener conto di questi dati. Si guarda così alla riunione del Fomc di questa sera e a cosa dirà Janet Yellen. A controbilanciare parzialmente il dato sul pil è comunque arrivata la stima Adp sui posti di lavoro nel settore privato che ha indicato la creazione a luglio di 218mila posti, leggermente sotto le attese degli analisti che si attendevano la crezione di 238mila impieghi. Il dato ufficiale, comprensivo del settore pubblico, sarà reso noto venerdì dal dipartimento del Lavoro.

In attesa di Yellen, (ore 20. Italiane), sono così tornate le vendite sul Vecchio Continente:  Londra -0,5%, Francoforte –0,62%, Parigi -1,22% e Milano -0,93%.Fa eccezione Madrid, in rialzo dello 0,33% dopo la diffusione del Pil della Spagna nel secondo trimestre, la crescita è stata pari allo 0,6%, oltre ad essere l’incremento più forte degli ultimi sei anni è anche una variazione superiore alle aspettative.

A Milano nell’asta di oggi il Tesoro ha collocato BTp a 5 e 10 anni ottenendo nuovi minimi storici Sono stati assegnati 2,5 miliardi di decennali (a fronte di una domanda per 3,6 miliardi) con tassi in calo di 21 punti base al 2,60% e 3 miliardi di quinquennali (domanda per 4,36 miliardi) con rendimenti in calo di 16 punti base all’1,20%. Sono stati assegnati anche 1,5 miliardi di CcTeu scadenza a cinque anni. Lo spread Btp-bund ha chiuso in calo a 151 punti. Sul frontemacroeconomico, l’ufficio di statistica tedesco ha diffuso il dato sull’inflazione di luglio rilevando che in Germania prezzi al consumo sono saliti dello 0,3%, portando l’inflazione annua allo 0,8%. Il dato tendenziale è in linea con le attese degli analisti che si attendevano però una variazione congiunturale dello 0,2 per cento.

Alla chiusura dell’Europa Wall Street procedeva in rosso con il Dow Jones in calo dello 0,48% e l’S&P500 dello 0,14%. Controcorrente il Nasdaq +0,27%. Tra i titoli in evidenza c’è Twitter (quotato sul Nyse) che è balzato di oltre il 20%. Il cinguettio social ha fatto il pieno: i ricavi sono più che raddoppiati e gli utenti sono in crescita. Ha così chiuso  il secondo trimestre oltre le attese. Nel frattempo il dollaro si è rafforzato sull’euro che è scivolato sotto 1,34 per la prima volta a novembre (e scambia a 1,3378) e ha toccato i nuovi massimi da 16 mesi sullo yen a 102,73.

A Piazza Affari il titolo più colpito dalle vendite è Yoox -2,51% (sostanzialmente in rosso anche il resto del lusso), seguito da Eni -2,12% e da Fiat -2,10% e Mediaset -2,10%. Il Lingotto perde terreno dopo la diffusione dei conti trimestrali. Dai dati emerge un utile netto dimezzato a 197 milioni di euro, i target del 2014 sono stati confermati mentre l’indebitamento è sceso a 9,7 miliardi di euro. I ricavi sono aumentati del 5% a 23,3 miliardi di euro. Le stime degli analisti prevedevano maggiori ricavi a 24,6 miliardi da 22,3 e un debito netto a 9,8 miliardi da 10. L’Ebit nel periodo ha segnato un calo a 598 da 733 milioni nell’area Nafta, un calo a 62 da 224 milioni in America Latina, un aumento a 106 da 88 in Asia e Pacifico, mentre la perdita dell’area Emea cala a 6 da 69 milioni. I marchi di lusso hanno registrato un aumento dell’Ebit a 166 da 105 milioni. Il Biscione soffre all’indomani dei dati del trimestre e in scia a indicazioni deludenti sull’andamento della raccolta pubblicitaria.

Unicredit cede lo 0,41% nel giorno in cui sono attese le offerte vincolanti per Pioneer.Ubi -0,63% e Intesa -0,52%, Banco popolare -0,41%. Positiva invece Mps +0,66% all’indomani della notizia che York Capital Management Global Advisors è entrato nel capitale rilevando una quota del 5% delle azioni. Miglior titolo del Ftse Mib è però Bpm +1,49%. Oggi i pm di Milano Roberto Pellicano e Mauro Clerici hanno chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente di Banca Popolare di Milano, Massimo Ponzellini insieme ad altre 15 persone (tra cui l’allora suo braccio destro Antonio Cannaliere e il patron di Atlantis/B-Plus Francesco Corallo), per la vicenda dei presunti finanziamenti illeciti concessi dalla banca quando era guidata da Ponzellini. Le accuse a vario titolo ipotizzate dalla Procura sono associazione per delinquere, appropriazione indebita, riciclaggio e altri reati.

In evidenza anche Stm +0,87%, Finmeccanica +0,87%, Autogrill +0,69% e Saipem +0,67%.

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