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Lavoro: dal Mef bando di concorso per 500 professionisti per PNRR

I contratti saranno a tempo determinato e il lavoro riguarderà il monitoraggio e la rendicontazione dei fondi stanziati per il Pnrr – Ecco i profili ricercati e le istruzioni su dove candidarsi

Lavoro: dal Mef bando di concorso per 500 professionisti per PNRR

Sulla Gazzetta ufficiale del 13 agosto è stato pubblicato un bando di concorso pubblico per l’assunzione di 500 professionisti in ambito economico, giuridico, statistico-matematico, informatico, ingegneristico e ingegneristico gestionale. Lo annunciano in una nota congiunta i ministeri dell’Economia e della Funzione pubblica, spiegando che i contratti saranno a tempo determinato e che il lavoro ha a che fare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’insieme degli impegna assunti dal nostro Paese per ricevere gli aiuti del programma Next Generation Eu.

I vincitori del concorso saranno “destinati alle strutture di monitoraggio e rendicontazione dei fondi – si legge nella nota dei ministeri – presso le amministrazioni titolari dei relativi progetti e interventi per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del Pnrr”.

La durata dei contratti potrà superare i 36 mesi, ma in ogni caso non si andrà oltre il 31 dicembre 2026, data entro la quale il piano deve essere portato a compimento.

Le assunzioni sono così suddivise:

  • 198 unità per il profilo economico;
  • 125 unità per il profilo giuridico;
  • 73 unità per il profilo statistico-matematico;
  • 104 unità per il profilo informatico, ingegneristico e ingegneristico gestionale.

Per partecipare occorre inviare la propria candidatura per via telematica attraverso il sistema Step-One 2019 messo a disposizione da Formez PA. Il limite di tempo è fissato alle ore 14 del prossimo 20 settembre.

Il concorso sarà diviso in due fasi:

  1. una prova selettiva scritta, distinta per i codici di concorso, che si svolgerà con strumenti informatici e piattaforme digitali, “anche in sedi decentrate e anche con più sessioni consecutive non contestuali, assicurando la trasparenza e l’omogeneità delle prove”;
  2. la valutazione dei titoli, ancora una volta distinta per i codici di concorso, naturalmente riservata a chi avrà superato la prima prova scritta e sulla base delle dichiarazioni e dei documenti forniti dai candidati nella domanda di partecipazione.

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