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Scuole, sanità, ferrovie, giustizia: 106 progetti al via con fondi PNRR

Incassata la prima rata di finanziamenti europei per il PNRR, il Governo deve dimostrare la sua capacità di spesa sui 106 progetti presentati e collegarli alla riforme già approvate o in arrivo a settembre – Ecco il quadro dei 106 progetti

Scuole, sanità, ferrovie, giustizia: 106 progetti al via con fondi PNRR

Sono 106 i progetti di investimento che l’Italia deve avviare entro l’anno per giustificare l’assegno da 24,9 miliardi di euro che la Commissione europea ha girato al nostro Paese come prima tranche dei finanziamenti previsti dal Next Generation Eu per la realizzazione del Piano di ripresa e resilienza (PNRR) presentato nei mesi scorsi dal Governo Draghi a Bruxelles.

I progetti spaziano fra diversi settori:

  • dal comparto digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione e nel sistema produttivo al turismo e alla cultura (Missione 1);
  • dall’economia circolare e l’agricoltura sostenibile all’energia rinnovabile, all’idrogeno, alla rete e alla mobilità sostenibile, dall’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici alla tutela del territorio e delle risorse idriche (Missione 2);
  • dalla rete ferroviaria ad Alta velocità, che fa la parte del leone e comprende i progetti per le connessioni tra Napoli e Bari, tra Palermo e Catania, tra Salerno e Reggio Calabria e tra Brescia, Verona e Padova, all’intermodalità e logistica integrata (Missione 3);
  • dal potenziamento dell’offerta di servizi di istruzione (dagli asili nido alle università) alla ricerca e al trasferimento di tecnologie nelle imprese (Missione 4);
  • dalle politiche attive per il lavoro alle infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore e agli interventi speciali per la coesione territoriale (Missione 5);
  • dalle reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale all’innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale (Missione 6).

Presentare progetti per ottenere i finanziamenti dell’Europa era importante e su questo il Governo Draghi ha fatto un grande lavoro per rispettare i tempie recuperare i ritardi, ma adesso l’Italia deve dimostrare di saper spendere in modo veloce e onesto i soldi ricevuti e – non da meno – deve saper accoppiare la realizzazione dei progetti del PNRR alle riforme collegate, a partire da quelle attese per settembre che riguardano il fisco, la concorrenza e il completamento della riforma della Pubblica amministrazione.

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