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Juve, Milan e Inter festeggiano e ora il campionato, dominato dal Napoli, va in letargo per il Mondiale

L’impresa della domenica è della Juve che rifila tre gol alla Lazio e balza al terzo posto a soli due punti dal Milan, che regola la Fiorentina, ma a 10 da un Napoli super – L’Inter espugna Bergamo, solo pari in extremis per la Roma

Juve, Milan e Inter festeggiano e ora il campionato, dominato dal Napoli, va in letargo per il Mondiale

Milan, Juventus e Inter chiudono vincendo, le romane e l’Atalanta cedono il passo. Il campionato va in letargo con il dominio del Napoli, ma anche con i successi di Pioli, Allegri e Inzaghi, che tengono aperti i giochi in vista della seconda manche. Il 4 gennaio si ripartirà con Spalletti saldamente al comando, ma anche con un nugolo di squadre decise a stargli dietro e a sfruttare, nel caso ce ne fossero, ogni suo passo falso. La sensazione è che la sosta faccia piacere soprattutto al Milan, apparso decisamente in calo nelle ultime partite: quella di ieri, vinta in pieno recupero con un autogol, ha confermato il trend a prescindere dal risultato finale. Anche Juventus e Inter però hanno i loro buoni motivi per godersi lo stop, legati principalmente agli infortuni: i recuperi di Pogba, Vlahovic e Chiesa da una parte e quello di Lukaku dall’altra potrebbero cambiare non poco gli equilibri, tanto più che entrambe incontreranno proprio il Napoli nel mese di gennaio. 

Juventus – Lazio 3-0, Allegri: “Nessuno pensava saremmo stati terzi alla sosta”

La copertina di giornata la merita la Juventus, capace di raccogliere la sesta vittoria consecutiva in campionato, peraltro senza subire gol. Un ruolino di marcia importante, ottenuto senza alcuni dei giocatori più rappresentativi della rosa, oltre che con avversari di prestigio come Inter e Lazio. Il match di ieri è probabilmente il migliore della serie, perché gestito al meglio dall’inizio alla fine, senza rischiare nulla di clamoroso come successo invece contro i nerazzurri. Man of the match, per la seconda volta in pochi giorni dopo Verona, è quel Moise Kean criticatissimo fino a qualche tempo fa, ma capace ora di trascinare la squadra con gol decisivi: uno al Bentegodi giovedì, due ieri sera (43’ e 54’) prima che Milik blindasse il punteggio con la zampata del definitivo 3-0 (90’). “Vincere non era facile perché la Lazio non è un avversario semplice da affrontare – l’analisi di Allegri -. Invece abbiamo concesso poco o niente e poi abbiamo avuto anche una buona gestione della palla. In quest’ultimo mese e mezzo i ragazzi hanno fatto cose ottime, sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta saremmo stati terzi in classifica e questo è già un piccolo salto fatto. È cambiato lo spirito, vincere aiuta a vincere, ora però pensiamo a ricaricare le batterie in vista di gennaio”.

Juventus – Lazio 3-0, Sarri: “La Juve ha meritato, ma il 3-0 è bugiardo”

“Per 40′ abbiamo fatto bene senza rischiare e senza concedere la partita alla Juve – le parole amare di Sarri -. Il primo gol è stata la svolta del match, loro si sono chiusi nei 30 metri e trovare spazi senza riferimenti davanti è difficile. Il 3-0 è largo, la Juventus ha meritato, ma il risultato è bugiardo. La sosta fa bene a tutti in questo momento, siamo a corto di energie nervose, mentali e con tanti infortunati. Questo è colpa dell’assurdo calendario di quest’anno”.

Milan – Fiorentina 2-1, Maldini: “La differenza con l’anno scorso è solo il Napoli”

Vittoria molto più sofferta invece quella del Milan, venuto a capo della Fiorentina solo in pieno recupero grazie a un’autorete di Milenkovic, peraltro molto contestata dai viola per un possibile fallo di Rebic su Terracciano. Ma al di là dell’episodio finale (su cui restano dei dubbi, ma non abbastanza per parlare di errore arbitrale) resta il successo tanto importante quanto tirato dei rossoneri, più simili alle versioni con Torino, Spezia e Cremonese che a quelle precedenti, al punto da accogliere la lunga sosta Mondiale con un sorrisone a 32 denti.

A complicare la vita al Diavolo ci si è messa un’ottima Fiorentina, capace di reagire al meglio al gol subito a freddo da Leao (2’), tanto da pareggiare già al 27’ con Barak, al suo terzo centro consecutivo a San Siro (gli altri due con la maglia del Verona). Nella ripresa le squadre si sono allungate e entrambe hanno avuto le occasioni per vincere: clamorosa quella di Ikoné salvata da Tomori, pochi istanti prima che Vranckx propiziasse l’autorete di Milenkovic (92’). “Non vincere avrebbe cambiato la sosta, ci siamo riusciti con sacrificio e senza un gioco armonioso, ma avevamo voglia di prenderci i 3 punti e ce l’abbiamo fatta – ha spiegato Maldini, presentatosi in conferenza al posto di Pioli, assente per un lutto improvviso -. Abbiamo due punti in meno dell’anno scorso, ma la differenza col primo posto è merito del Napoli che sta facendo cose incredibili…”.

Atalanta – Inter 2-3, Inzaghi: “Vittoria importantissima, ma sul 3-1 dovevamo gestirla meglio”

Sorride anche l’Inter, che sfata finalmente il tabù degli scontri diretti in campionato espugnando Bergamo. Partita ricca di gol e spettacolo, proprio come da previsioni, con l’Atalanta in vantaggio per prima con Lookman (25’ su rigore) e la squadra di Inzaghi a reagire nel modo migliore, tanto da portarsi sul 3-1 grazie a un super Dzeko (doppietta al 36’ e al 56’) e all’autorete di Palomino. L’argentino però, alla prima dopo la squalifica per doping (poi revocata), si è fatto perdonare con la zuccata del 2-3 (77’), trasformando il finale di partita in una vera e propria corrida, nella quale l’Inter è comunque riuscita a tenere un risultato importantissimo, che le permette di chiudere il 2022 al quarto posto assieme alla Lazio, a soli due punti dal Milan secondo.

“Vittoria importantissima perché arrivata prima della sosta, però sul 3-1 andava gestita meglio, non si può concedere quel gol su palla inattiva – il commento di Inzaghi -. Credo che quello delle ‘partite sporche’ sia una problema comune alle squadre che stanno in alto in classifica, Napoli escluso che sta facendo corsa a sé. Il campionato è ancora lungo, ci sono altre 23 partite. Abbiamo 4 punti in meno rispetto all’anno scorso, ma quest’anno il Napoli sta tenendo un passo difficile da raggiungere. Però dobbiamo continuare come abbiamo fatto ultimamente, con sei vittorie sulle ultime sette partite”.

Roma – Torino 1-1, Mourinho: “Durante la sosta dobbiamo fare autocritica, me compreso”

Pochi sorrisi invece in casa Roma, a parte quello di Matic, autore del gol del pareggio in pieno recupero (94’) con un gran tiro dalla distanza. È chiaro però che i giallorossi avrebbero avuto bisogno di una vittoria, dunque il pari, anche se in rimonta, non può far felice proprio nessuno. La classifica dice che la squadra di Mourinho è settima a 3 punti dal quarto posto, dunque non è il caso di fare drammi o dare giudizi drastici, ma è evidente che, dopo la sosta, servirà un passo molto diverso per raggiungere l’obiettivo, indicato pubblicamente dalla società. Il tecnico portoghese, espulso per proteste nel finale, dovrà lavorare molto, anche perché il clima nello spogliatoio è tutt’altro che sereno: il caso Karsdorp, che ieri è partito per l’Olanda anticipando le vacanze, ha aumentato le nubi su un ambiente già elettrico di suo.

La nota positiva, in un pomeriggio che sembrava stregato (dopo il gol di Linetty c’era stato il rigore sbagliato da Belotti), è sicuramente il rientro di Dybala, capace di accendere la luce su una Roma piuttosto grigia. “Ci sono state due partite, una fino al 70’ e una dopo l’ingresso di Dybala – il pensiero di Mourinho -. Questo perché senza Paulo abbiamo dei limiti, quanti punti avremmo in più se ci fosse sempre stato? In questa sosta i giocatori facciano autocritica, alcuni in questo momento hanno un livello bassissimo, ma anche io la farò. La mia espulsione? È stata giusta, dopo la partita mi sono scusato con l’arbitro per le parole che gli ho detto, ma quanto abbiano inciso le sue decisioni lo lascio dire a voi”.

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