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IndustriAll, Bentivogli: “Puntare su sindacato industriale europeo”

Si aperto oggi a Madrid il secondo Congresso di IndustriAll Europe il sindacato europeo delle categorie industriali metalmeccaniche, chimiche, energetiche e tessili, che rappresenta 7 milioni di lavoratori – Il leader della Fim-Cisl: “Abbiamo molte sfide comuni e la necessità di giocare d’anticipo”.

IndustriAll, Bentivogli: “Puntare su sindacato industriale europeo”

Si aperto oggi a Madrid e proseguirà fino a giovedì 9 giugno 2016 il secondo Congresso di IndustriAll Europe, il sindacato europeo delle categorie industriali metalmeccaniche, chimiche, energetiche e tessili. IndustriAll rappresenta circa 7 milioni di lavoratori, organizzati da 200 sindacati in 38 paesi europei. Il congresso, al quale partecipano 750 delegati più gli ospiti istituzionali, eleggerà il nuovo gruppo dirigente e definirà gli obiettivi del sindacalismo europeo dell’industria:

– assicurare investimenti per il futuro del manifatturiero (Industry 4.0) e lo sviluppo sostenibile;
– rafforzare la solidarietà, la politica sociale e la contrattazione collettiva;
– sviluppare un effettivo contropotere verso le multinazionali. 

La FIM, i metalmeccanici della Cisl, la federazione industriale italiana con più iscritti in IndustriAll Europe, è presente con una delegazione guidata dal Segretario Internazionale Gianni Alioti e dal Segretario Generale Marco Bentivogli.

Il leader della Fim ha dichiarato: “Da tempo le uniche politiche industriali e del lavoro dovrebbero avere un respiro e un coordinamento almeno continentale, sostenute da un forte sindacato europeo. Abbiamo molte sfide comuni e la necessità di giocare d’anticipo – non solo a livello nazionale – verso la prossima rivoluzione industriale. In questi giorni eleggeremo il nuovo vertice di IndustriAll Europe e chiederemo subito di rafforzare le capacità di coordinamento e iniziativa sovranazionale nelle singole vertenze aziendali e settoriali.

Un sindacato, che si rinnova per gestire il futuro, deve avere  sempre più  capacità di incidere sulle politiche internazionali. Per Bentivogli, va diffusa una maggiore consapevolezza che anche i sindacati tradizionalmente forti a livello nazionale avranno armi sempre più spuntate se non sapranno rafforzare i loro processi d’internazionalizzazione”.

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