Condividi

Il rischio sovrano colpisce le Borse: Milano chiude a -1% e lo spread torna a 530 pb

Piazza Affari chiude a -1% – Tranne Londra, giù tutti i listini europei – La crisi greca e il peggioramento della congiuntura rinfocolano il rischio sovrano – A Piazza Affari crolla Finmeccanica (-20,33%) – Male anche Unicredit – Nubi su Parigi: livello record per lo spread dei titoli francesi

Il rischio sovrano colpisce le Borse: Milano chiude a -1% e lo spread torna a 530 pb

Piazza Affari, dopo una giornata che ha risvegliato i peggiori fantasmi, limita la caduta all’1,08% (indice Ftse Miib a quota 15.297). Meglio di Parigi (-1,72%), che patisce l’allargarsi dello spread tra Oat e Bund o di Madrid (-1,54%), alle prese con le incombenze elettorali. Per non parlare di Atene sotto di quattro punti percentuali.

A favorire il recupero dell’indice nel pomeriggio, dopo una mattinata ad alta tensione, sono state le ultime voci sulla formazione del nuovo governo: Raffaele Bonanni, all’uscita dall’incontro con Mario Monti, ha rivelato che il presidente incaricato prevede “tempi rapidissimi” per la presentazione del nuovo esecutivo. Ma la tensione resta altissima sui titoli di Stato. Il rendimento dei Btp decennali è al 7,06% % (+27 punti base), dopo avere sfondato a fine mattinata quota 7%. Lo spread è a 530 punti.

L’attacco ribassista comincia a insidiare anche la Francia, il bond governativo di Parigi si porta ad un rendimento del 3,62% (+22 punti base) mentre il differenziale tra gli Oat francesi e il decennale tedesco è salito a 191 punti base e quello tra i Bonos spagnoli e il Bund è a 455,1 punti.

I due buchi neri di Piazza Affari sono Finmeccanica ed Unicredit. La banca di Piazza Cordusio arretra del 4,46%, trascinando all’ingiù il resto del settore: Intesa Sanpaolo è in calo dell0 0,98% e Banca Popolare di Milano -4,23%. Ubi Banca sale dello 0,71% dopo la presentazione dei dati del trimestre (svalutata la partecipazione in Intesa). Va peggio per Finmeccanica (-20,33%) dopo la trimestrale shock. Il titolo, più volte nel corso della giornata in asta di volatilità, è crollato ai minimi dal 1996 dopo aver comunicato di aver chiuso il terzo trimestre 2011 con una perdita di 790 milioni di euro (utile di 112 milioni un anno fa). Il gruppo ha annunciato che non pagherà il dividendo sull’esercizio 2011 e avvierà una campagna di dismissioni di attività non strategiche da 1 miliardo di euro da portare a termine entro la fine dell’anno prossimo.

E’ stata comunque una giornata difficile per il resto del listino. Fra gli industriali, Fiat scende dello 0,51%, Fiat Industrial -1,43%, Pirelli -1%. StM arretra del 2,23%. In direzione opposta si muove Ansaldo, controllata da Finmeccanica, che guadagna lo 0,91% sull’onda di una possibile cessione. Perde l’,174% l’ Enel mentre Telecom Italia cede l’1,87%. Eni scende dello 0,51%, Saipem -0,15%, Tenaris cade in ribasso dello 0,84% . Forti vendite su Lottomatica -3,65%, Mediaset scende del 2,4%, Tod’s -1,72%. Campari chiude a -0,47% dopo la caduta del 7% di ieri. Prosegue la caduta di Prelios -16%. In forte ribasso anche Buongiorno -9%.

Commenta