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Il mercato festeggia i Bot di Capodanno. Milano negativa, dopo la risalita

Il Tesoro ha piazzato 9 miliardi di obbligazioni a 6 mesi con un rendimento medio al 3,251%, la metà rispetto al 6,504% di fine novembre – Assegnati anche Ctz a due anni per 1,733 miliardi: rendimento in calo al 4,853% dal 7,814% – La Borsa accelera ma poi Piazza Affari scivola in territorio negativo

Il mercato festeggia i Bot di Capodanno. Milano negativa, dopo la risalita

Piazza Affari prende il volo dopo il successo dell’asta Bot, anche se dopo scivola in territorio negativo. Il Tesoro italiano ha collocato con successo 9 miliardi di euro di Bot semestrali. Le richieste hanno raggiunto i 15,2 miliardi di euro, per un bid-to-cover pari a 1,7 volte l’importo offerto (1,47 nell’asta precedente). Il rendimento è così sceso al 3,251% dal 6,504% dell’asta dello scorso 25 novembre, con una dinamica simile a quello dell’asta spagnola di metà mese: è la dimostrazione che la cura Draghi funziona.

In deciso calo anche i tassi dei CTz 30-09-2011/30-09-2013, al 4,853% dal 7,815% dell’ultima asta, integralmente assegnati per 1,73 miliardi a fronte di una richiesta di quasi 3,9 miliardi. Ancor prima dell’asta sul mercato si era registrato il restringimento dello spread fra i rendimenti dei decennali tedesco e italiano al di sotto della barriera dei 500 Bp.

L’indice FTSE Mib guadagna l’1,23%, a quota 15.107 punti. L’AllShare sale dell’1,19% circa e il MidCap dello 0,4% circa. In terreno positivo anche Parigi +0,81% che il Dax di Francoforte. Dopo l’esito positivo dell’asta il mercato attende con maggiore fiducia l’esame dell’offerta di Btp decennali di domani.

L’improvvisa ripresa d’interesse degli operatori per i titoli italiani ha anche spiegazioni tecniche: a) il regolamento dell’offerta avverrà nel 2012, a differenza degli acquisti dei giorni scorsi; 2) a fronte dei titoli all’asta ieri c’è l’enorme liquidità (411 miliardi) accumulata presso la Bce.

In ogni caso, il gradimento del mercato potrebbe convincere il Tesoro ad elaborare una strategia diversa: meglio indebitarsi a sei mesi al 3,5% piuttosto che al 7% a 10 anni, suggeriscono diversi analisti. L’andamento dei titoli di Stato ha condizionato l’andamento delle banche. Partite in moderato rialzo, hanno frenato e, successivamente, sono risalite “sul restringimento dello spread”, per poi prendere il volo dopo l’esito dell’asta.

Grande effervescenza attorno alla Popolare di Milano +2,5%. Domani sarà annunciato il nome del nuovo amministratore delegato. Due i nomi in ballo: Pietro Montani, ex Antonveneta, e Giuseppe Castagna, oggi alla direzione del Banco di Napoli. Bene MontePaschi +2,66%. In pieno boom Intesa +3,36%. Torna in terreno positivo anche Unicredit +0,46%. Ancora in rosso invece Banco Popolare e Bper -0,5%.

In movimento il risparmio gestito, nella giornata in cui Assogestioni comunicherà i dati sulla raccolta dei fondi comuni e delle gestioni di portafoglio: segno più per Mediolanum +1,74%, Azimut +2,98% e Banca Generali. Boccata d’ossigeno per la scuderia Ligrsti: Fondiaria-Sai+1,69% e Milano Assicurazioni+0,97%, Premafin +1,44%. Negativa, come il settore europeo, Fiat -0,11%, risalgono Exor+1,06% e Fiat Industrial +1,38% sulla scia degli ottimi risultati trimestrali di Daimler.

Brillante Atlantia, +1,14%: secondo diversi quotidiani, oggi il governo dovrebbe varare il provvedimento contenente le nuove tariffe autostradali. Prosegue il movimento rialzista di A2A, +1,12%, ormai considerato il polo aggregatore della multi utility dell’energia dopo l’accordo con Edf per il riassetto di Edison.

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