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I greci d’Australia soccorrono la madrepatria. E investono in progetti imprenditoriali

Il Paese oceanico ha circa mezzo milione di greci – Melbourne è la città del mondo col più alto numero di ellenici, dopo Atene e Salonicco – Paul Afkos, proprietario di una fabbrica di macchinari per le miniere, ha investito 18 milioni di dollari australiani in un albergo nella Grecia settentrionale – Patriottismo e forza del dollaro australiano le ragioni

I greci d’Australia soccorrono la madrepatria. E investono in progetti imprenditoriali

Melbourne è la città del mondo col più alto numero di greci, dopo Atene e Salonicco. E i greci d’Australia non sono insensibili alle sofferenze della madrepatria. Paul Afkos, proprietario di una fabbrica di macchinari per le miniere, ha investito 18 milioni di dollari australiani (che valgono quanto quelli americani) in un albergo di 109 stanze nella Grecia settentrionale, e lo ha fatto sia con la testa che con il cuore. “Lo vedo come un dovere”, ha detto, il dovere di portare soldi e posti di lavoro nella terra che ha lasciato quasi 50 anni fa.

L’Australia ha circa mezzo milione di greci. All’inizio l’emigrazione era, diciamo forzata: i primi sette greci erano dei pirati che l’Inghilterra spedì come forzati sulle sponde del Nuovissimo continente. Ma da allora in poi la diaspora è stata intensa e continua: prima coloro che fuggivano dall’oppressione ottomana, poi coloro che cercavano ricchezza con la ‘corsa all’oro’ nello stato del Victoria, poi i rifugiati dalla guerra con la Turchia…

Sia il patriottismo che la forza del dollaro australiano, che negli ultimi anni si è fortemente apprezzato sull’euro, cospirano nell’investire in Grecia. Quasi tutti i greco-australiani hanno ancora famiglia in patria, e comperano case, terreni, approfittando anche della caduta dei prezzi, che sono scesi sia nelle città che nelle campagne.

http://www.bloomberg.com/news/2012-06-12/down-under-greeks-send-money-as-crisis-awakens-ties-to-homeland.html

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