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Golf, Francesco Molinari in lizza per il Pga Championship

Il major comincia oggi e termina domenica al Bellerive Country Club di St. Louis, in Missouri – Il golfista italiano, numero sei del mondo dopo la vittoria nell’Open Championship, potrà giocare un ruolo da protagonista

Golf, Francesco Molinari in lizza per il Pga Championship

Ultimo major della stagione per il golf: è il Pga Championship edizione numero 100, che comincia oggi e termina domenica al Bellerive Country Club di St. Louis, in Missouri. Saranno quattro giorni di fuoco (intervallati forse da qualche pioggia) con i migliori giocatori del mondo. Il golf continuerà poi a restare sulla cresta dell’onda fino alla fine di settembre, grazie ai Playoffs e alla Ryder Cup.

In tutti questi eventi Francesco Molinari, numero sei dell’ordine di merito mondiale, dopo la vittoria nell’Open Championship, potrà giocare un ruolo da protagonista. Il 35enne torinese non è un eroe per caso, ogni suo passo è frutto di talento ma anche di grande lavoro e con la modestia e la grinta di sempre affronta il Pga, dove, questa mattina, è al tee di partenza insieme agli altri due vincitori dei tornei del grande slam 2018: Patrick Reed, campione Masters e Brooks Koepka, detentore dello Us Open.

L’anno scorso l’azzurro è arrivato secondo in questa difficile competizione, sopravanzato da un indomabile Justin Thomas, a segno anche la scorsa settimana nel Bridgestone. I giochi sono aperti e gli scenari finali si cominceranno a delineare solo domenica. Francesco però, nonostante la battuta d’arresto dell’ultima gara, comprensibile dopo tanti trionfi, resta uno dei favoriti e uno dei giocatori più in forma del momento.

“Il mio atteggiamento non è cambiato – dice il campione italiano – non sono ossessionato dai risultati o dal controllo del mio gioco. Aspetto piuttosto che i risultati arrivino al termine di un duro lavoro”. La “macchina italiana”, come è stato ribattezzato da alcuni commentatori, è alla sua decima presenza consecutiva nel Pga, unico major dove non è mai uscito dal taglio.

La lista dei papabili al titolo è, come sempre, molto lunga e parte ovviamente dal numero uno del mondo Dustin Johnson. Fra i favoriti Justin Rose, reduce da un piccolo infortunio, Rory McIlroy, Jon Rahm, Rickie Fowler, Jason Day, Tommy Fleetwood, Jordan Spieth. Tiger Woods, che ormai ha 42 anni e deve tenere molto a bada una schiena martoriata da 4 interventi, non ha praticamente provato il campo e non si sa cosa potrà fare.

Nelle ultime gare ha ceduto spesso nel finale, come se non riuscisse a tenere il passo per 72 buche, ma potrebbe avere un guizzo miracoloso. Per rimettersi in forma in questi giorni ha fatto qualche bagno di ghiaccio, sempre più di moda fra gli atleti e non; vedremo i risultati. Se potesse centrare una vittoria sarebbe il suo 80esimo successo sul tour americano (anche se la gara è comune ai vari circuiti) e il suo 15esimo major, un traguardo che tutti si augurano possa raggiungere.

Per gli americani è anche l’ultima occasione per entrare a far parte della squadra che sfiderà gli europei nelle Ryder di Parigi. Sono in bilico Fowler e Webb Simpson, insidiati da presso da Phil Mickelson e Bryson DeChambeau. Il capitano Jim Furyk potrà soppesare i giocatori anche in vista delle quattro wild card che ha a disposizione. È difficile pensare che rinunci a Tiger (che sarà comunque a Parigi come vice capitano), soprattutto perché il pubblico lo reclama.

Intanto la gara di questa settimana si disputa su un tracciato par 70 di 6.700 metri circa, disegnato da Robert Trent Jones, 1897 e rivisto nel 2005 da Rees Jones. In palio ci sono 10,5 milioni di dollari, 600 punti Fedex e una pioggia di benefit in termini di esenzioni e inviti per il vincitore.

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