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Glencore, la corsa delle materie prime spinge il bilancio verso nuovi record: l’utile 2021 sfiora i 5 miliardi

Si impennano anche i ricavi (+43%) e l’ebitda adjusted – Dividendo base da 0,26 dollari – In arrivo un buyback da oltre mezzo miliardo – Corre il titolo a Londra

Glencore, la corsa delle materie prime spinge il bilancio verso nuovi record: l’utile 2021 sfiora i 5 miliardi

Il colosso minerario svizzero Glencore chiude il 2021 con numeri record grazie all’impennata dei prezzi delle materie prime. I dati preliminari diffusi dalla società parlano di utili netti per 4,97 miliardi di dollari, un risultato che si confronta con la perdita da 1,9 miliardi registrata nel 2020.

Il fatturato si impenna invece del 43%, a 203,75 miliardi. Sul versante della redditività, l’ebitda adjusted si attesta a 21,3 miliardi, in rialzo dell’84%.

Dividendo e buyback di Glencore

Il Consiglio d’amministrazione di Glencore propone all’assemblea degli azionisti un dividendo base di 0,26 dollari per azione.

Inoltre, il board annuncia un piano di riacquisto di azioni proprie da 550 milioni di dollari.

In tutto, quindi – grazie ai risultati di bilancio da primato propiziati dai rincari delle commodity – Glencore distribuirà ai soci circa quattro miliardi di dollari.

Le parole dell’amministratore delegato

“Nonostante le sfide in corso di Covid-19 – commenta Gary Nagle, amministratore delegato del gruppo minerario – il 2021 è stato un anno straordinario per Glencore, a causa della crescente domanda dei nostri metalli e prodotti energetici, dell’Ebitda rettificato da record e del passaggio a una nuova leadership”.

Le pressioni di Bluebell

Veniamo ora al campo delle indiscrezioni. Da una lettera datata 24 gennaio e citata ieri dall’agenzia Reuters emerge che l’investitore attivista Bluebell Capital Partners sta facendo pressione su Glencore affinché separai le attività nel carbone termico, mantenendone comunque il controllo. In particolare, nel testo si suggerisce una nuova struttura azionaria con azioni A e B.

In passato Bluebell – che ha sede a Londra ma vertici italiani (Francesco Trapani, Giuseppe Bivona e Marco Taricco) – aveva già avanzato una richiesta di questo tipo a Glencore, con l’obiettivo di permettere a più investitori di acquistare le azioni. Nagle aveva però precisato che nessuno dei principali azionisti chiedeva uno spin-off.

Il titolo in Borsa di Glencore

A metà mattina il titolo Glencore alla Borsa di Londra guadagna il 2,9%, a 434,30 sterline.

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