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Generali, Donnet strappa de Courtois ad Axa e promuove Sesana

Colpo grosso di Generali che strappano ad Axa il Ceo della compagnia in Italia: da settembre Frederic de Courtois diventerà il capo della Global Business Lines & International di Generali – Philippe Donnet ha realizzato un ampio riassetto organizzativo del Leone e ha promosso Marco Sesana nuovo ad di Generali Italia – Primo trimestre chiuso con un operating RoE annualizzato al 13,3%

Generali, Donnet strappa de Courtois ad Axa e promuove Sesana

Colpo grosso delle Generali e soprattutto del nuovo ceo, Philippe Donnet che, d’intesa con il dg Alberto Minali, non ha perso tempo e ha avviato un ampio riassetto organizzativo della compagnia triestina, approvato ieri dal consiglio d’amministrazione. Ma il fiore all’occhiello di Donnet è aver strappato alla concorrenza il capo di Axa in Italia, la stessa compagnia francese da cui proveniva Donnet: dal primo settembre Frederic de Courtois, ingegnere di 49 anni, manager di lungo corso nel settore assicurativo e dal 2017 ceo di Axa in Italia, entrerà nel Group Management Committee di Generali e avrà la responsabilità della nuova funzione a diretto riporto di Donnet, cioè la Global Business Lines & International. 
 
L’altra decisione di rilievo proposta da Donnet e approvata dal cda di ieri è la successione in Generali Italia, di cui Donnet resterà presidente e country manager, con la promozione a nuovo ad e dg di Marco Sesana, attualmente Chief insurance and Operations Officer della compagnia.

“Con le nomine approvate dal Consiglio d’amministrazione – ha dichiarato Donnet – viene rafforzato il management team di Generali con l’obiettivo di consentire al Gruppo di gestire al meglio le priorità strategiche e operative e rendere più efficiente il presidio della aree di business. Sono particolarmente lieto – ha aggiunto Donnet – di accogliere in Generali Frederic, un manager di grande esperienza internazionale, che porta con sé una conoscenza profonda delle aree di cui gli è stata affidata la responsabilità. La nomina di Marco Sesana ad Amministratore Delegato di Generali Italia conferma l’elevato livello di qualità della squadra manageriale di Generali ed è anche la conferma della nostra volontà di valorizzare le risorse interne del Gruppo”.”Non resterò Country Manager dell’Italia per sempre. Al tempo opportuno prenderemo una decisione. Ora la cosa giusta è mantenere questa carica”, ha poi precisato Donnet durante la conference call con gli analisti. 

LA TRIMESTRALE

Generali avvia il primo esercizio a guida Philippe Donnet (insediatosi comunque solo a metà marzo) con un utile netto in calo ma migliore delle attese, la conferma dei target e un nuovo assetto organizzativo. Questa mattina la compagnia assicurativa ha comunicato i conti del primo trimestre che hanno archiviato  profitti in calo del 13,8% a 588 milioni ma sopra le stime degli analisti e buoni andamenti tecnici, tra cui un combined ratio in miglioramento al 92% (-1,3 punti) e un Economic Solvency Ratio pari al 188% in flessione di 14 punti dal 202% di fine 2015. In questo quadro, ha sottolineato il gruppo nella nota sui conti, il Roe operativo è “superiore al 13%, confermando l’obiettivo del piano”.

“Confermiamo target e piano anche se condizioni più difficili”, ha aggiunto il direttore generale Alberto Minali a commento dei dati. I profitti hanno infatti risentito “di minori realizzi di plusvalenze sugli investimenti a causa delle condizioni avverse dei mercati”. In linea con le previsioni la raccolta premi a 20 miliardi (-1,1%), suddivisa tra 13,4 miliardi nel vita (-1,3%) e 6,3 miliardi nel danni (-0,6%). Il risultato operativo si attesta a 1,1 miliardi (-12,3%), sotto le attese per l’impatto della performance finanziaria e deriva per 756 milioni (-8,2%) dal vita e per 498 milioni (-1,4%) dal danni. La raccolta netta vita supera i 4,5 miliardi (+6,4%).

Oggi, a poco più di un’ora dall’apertura, il titolo in Borsa di Generali perde il 2,75% (a 12,75 euro), la peggiore performance del Ftse Mib.

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