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Gasdotto Tap, il Tar del Lazio sospende l’espianto degli ulivi

Lavori sono sospesi fino all’udienza del 18 aprile – Intanto, si registrano nuovi danneggiamenti in località San Basilio, a San Foca di Melendugno

Gasdotto Tap, il Tar del Lazio sospende l’espianto degli ulivi

Il Tar del Lazio ha bloccato l’espianto degli ulivi in Puglia per il passaggio del gasdotto Tap. I giudici amministrativi hanno quindi accolto l’appello della Regione guidata da Michele Emiliano, che chiedeva la sospensione del provvedimento con cui il ministero dell’Ambiente aveva avviato la rimozione degli alberi dal cantiere di San Basilio. La notizia è stata diffusa dal sindaco di Melendugno, Marco Potì. Secondo Regione e Comune, a questo punto i lavori sono sospesi fino all’udienza del 18 aprile.

Con le note del ministero sospese era stata dichiarata ottemperata la prescrizione A44, riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando Tap all’espianto degli Ulivi ricadenti nell’area interessata dal cantiere. Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti gravati, nei limiti precisati in motivazione, in attesa della discussione dell’istanza cautelare in Camera di Consiglio fissata per il giorno 19.04.2017.

Nel dettaglio, il Tar ha ritenuto che – essendo già state avviate le operazioni di espianto – la misura cautelare richiesta potesse essere accordata “ai soli fini dell’immediato riesame”.

Intanto, si registrano nuovi danneggiamenti in località San Basilio, a San Foca di Melendugno, dove Tap deve estirpare – per poi piantarli nuovamente nella stessa area – gli ulivi per avviare i lavori di realizzazione del microtunnel del gasdotto. La recinzione di tutto il lotto A/1 risulta mercoledì totalmente priva della recinzione metallica, divelta probabilmente dalle frange più estreme degli attivisti che si oppongono alla realizzazione dell’opera. Le strade di accesso al cantiere sono nuovamente sbarrate da blocchi fatti con pietre, materiale di risulta e pneumatici. Tutta l’area é praticamente interdetta al traffico veicolare. Le forze di polizia non sono presenti sul posto e i lavori sono fermi.

L’iniziale permesso dato dai No Tap alla multinazionale per garantire la messa in sicurezza degli ulivi abbandonati in tutta fretta dopo la manifestazione di sabato scorso, è saltato dopo che i manifestanti hanno appreso quanto dichiarato ieri dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda che al question time ha ribadito l’approdo del gasdotto si farà senza ulteriori ritardi. Le operazioni di messa a dimora degli ulivi in grandi tinelle sono pertanto ferme.

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