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Fondi Ue: “l’Italia deve individuare poche priorità, basta con gli sprechi”

In un’intervista all’Ansa, Johannes Hahn, commissario europeo alle politiche regionali, sottolinea la necessità di interrompere la “distribuzione a pioggia dei fondi Ue” e la necessità, per l’Italia, di individuare poche priorità. Il grosso degli investimenti dovrà essere concentrato nell’agenda digitale, a sostegno delle Pmi e nell’economia a basso tenore.

Fondi Ue: “l’Italia deve individuare poche priorità, basta con gli sprechi”

Johannes Hahn, commissario europeo alle politiche regionali, fa il punto sullo stato dei finanziamenti europei strigliando l’Italia sull’uso dei fondi Ue. In un’intervista all’ANSA, Johannes Hahn sottolinea la necessità di investimenti mirati su poche priorità, come turismo e beni culturali, energie rinnovabili e piani di sviluppo urbano. “Basta con la distribuzione a pioggia dei fondi Ue”, con la bozza di accordo di partnership “che attendiamo dall’Italia in autunno” puntiamo “ad assicurare una forte concentrazione delle risorse disponibili su poche, chiare priorità”.

Nel corso dell’intervista Johannes Hahn ha spiegato come nella programmazione italiana ci sono progetti a cui dovrebbe essere data maggiore importanza ed altri che non l’Unione europea non vorrebbe più vedere. “Ci sono già buoni esempi in giro, come le Tecnopoli in Emilia Romagna, i piani di sviluppo urbano integrato in Toscana, o quelle delle energie rinnovabili in Puglia. Ma non vogliamo più l’utilizzo dei fondi per eventi come il concerto di Elton John a Napoli o l’A3 per Salerno-Reggio Calabria”.

Bruxelles non sarà inflessibile rispetto alle priorità per i finanziamenti, ma chiede all’Italia di agire con buon senso. C’è la necessità di progetti innovativi che sostengano le imprese stando attenti a risorse locali e ambiente. “Il legame tra il patrimonio culturale e la prosperità futura delle sue regioni, soprattutto al Sud – afferma Johannes Hahn – è lampante e la prossima programmazione può aiutare”.

L’accusa del commissario Ue alle politiche regionali è rivolta in particolar modo a quanto successo nel passato, quando i fondi “sono stati distribuiti a pioggia” riducendo così il loro impatto sull’economia e rendendo così più difficile la loro gestione. Tuttavia, come osserva lo stesso Hahn, non è un problema solo italiano. Occorre quindi “focalizzarsi su poche priorità” per la programmazione dei fondi strutturali del budget finanziario Ue 2014-2020.

Le future strategie di utilizzo degli stanziamenti europei sono al centro della bozza di accordo di partnership alla quale l’Italia sta lavorando e che dovrebbe consegnare alla Commissione entro il 30 settembre. Il grosso degli investimenti dovrà essere concentrato nell’agenda digitale, a sostegno delle Pmi e nell’economia a basso tenore di emissioni. “Non si può continuare a cercare di compiacere tutti. Per fare veramente la differenza nello sviluppo economico del Paese – conclude Hahn – occorre focalizzarsi su un numero ristretto di priorità, con l’obiettivo di creare occupazione duratura, sostenere punti di forza già esistenti nelle regioni, e innescare nuova crescita”.

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