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Fisco, crediti Iva: in arrivo 2 miliardi per 11mila aziende

In dirittura d’arrivo una robusta iniezione di liquidità per undicimila partite Iva – Il ministero dell’Economia metterà a disposizione circa 2,2 miliardi di euro, di cui 400 milioni in pronta erogazione già nei prossimi giorni – Continuano le polemiche interne alla maggioranza sul pagamento dell’Imu.

Fisco, crediti Iva: in arrivo 2 miliardi per 11mila aziende

Un sospiro di sollievo per 11mila partite Iva. Sta per arrivare una robusta iniezione di liquidità per imprese, artigiani e professionisti, grazie al pagamento di circa 2,2 miliardi di euro messi a disposizione dal Ministero dell`Economia e delle Finanze, per saldare il conto dei crediti Iva.

In particolare, 400 milioni di euro saranno erogati già nei prossimi giorni, mentre 1,8 miliardi verranno pagati a partire dalla seconda metà di maggio.

Con questa nuova iniezione di liquidità, la somma complessiva rimborsata nel 2012 a imprese, artigiani e professionisti arriverà a ben 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 2,7 miliardi erogati nello stesso periodo del 2011, con un incremento di circa il 14%.

Nel frattempo continua l’assalto alla diligenza-Imu dal fronte della maggioranza: il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, insiste sulla proposta democratica di alleggerire il carico fiscale sulla prima casa, compensando il minor gettito con un’imposta spiccatamente patrimoniale: “La nostra proposta è di alleggerire l’Imu e affiancarle un’imposta personale sui grandi patrimoni mobiliari”.

Secondo Bersani, però,  sarà fondamentale “lasciare l’Imu ai Comuni, semmai diminuendo i trasferimenti dello Stato così da costituire una base di autonomia impositiva. Credo che questa imposta vada corretta in questo modo”. 

Nel Pdl, invece, l’ex guardasigilli Angelino Alfano nega che la proposta di compensare crediti e debiti sia una tattica puramente propagandistica: “significa il massimo della collaborazione con il governo: così il Parlamento fa la cornice e l’esecutivo interviene. Si tratta di una scelta metodologica di collaborazione con il governo, non è un atto ostile verso il governo”. 

E’ chiaro, ha aggiunto Alfano, che per l’imprenditore sarebbe meglio riscuotere i crediti dallo Stato entro sessanta giorni, come chiede l’Europa, invece che compensarli: ma siccome questo non accade, “la nostra proposta è una subordinata” che permette di andare “incontro alle esigenze dei cittadini”.

Il nodo “è riconoscere che il tema esiste”, come accaduto negli ultimi giorni grazie alle proposte del Pdl, ha sottolineato il segretario, “in questo modo qualche risultato si otterrà”.

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