Condividi

Fisco, Befera frena sul redditometro

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate abbassa i toni e frena sul redditometro: “Numero significativo di controlli solo il prossimo anno” – I ricchi “possono aiutare a ridistribuire la ricchezza”.

Fisco, Befera frena sul redditometro

Sul redditometro il direttore dell’Agenzia delle Entrate frena e spiega, nel suo intervento al salone nautico di Genova, che “quest’anno sicuramente non riusciremo a fare i 35.000 controlli previsti. Abbiamo le ultime piccolissime cose da sistemare e il numero significativo di controlli lo faremo l’anno prossimo”.

Befera, contrariamente a quanto affermato in precedenza, sostiene che “il fisco è favorevole alla ricchezza perché più si è ricchi più si presume che il gettito aumenti e questo consente un effetto di redistribuzione di quella ricchezza”.

Nel 2012 il direttore aveva autorizzato maxi controlli in tutte le località simbolo della ricchezza, da Cortina d’Ampezzo a Capri, da Porto Cervo a Portofino. Blizt destinati a “far sapere che l’Agenzia lavorava” e pensati per “scoraggiare gli evasori”. Non solo, ma aveva imposto la tassa sugli yacht, i controlli della Guardia di Finanza non appena un’imbarcazione lasciava la banchina, e altre piccole attenzioni del Fisco ai diportisti. Tanto che molti avevano spostato le proprie imbarcazioni oltre confine.

Oggi abbassa un po’ i toni e parla di un rimborso simbolico ai proprietari di grandi barche: l’Agenzia restituirà gli importi delle imposte in eccesso, dopo che il cambio della normativa esenta quelli di imbarcazioni fino a 14 metri (prima il tetto era 10) e dimezza l’imposta l’importo per le barche tra 14 e 20 metri.

Commenta