Condividi

Fca, Telecom e le banche fanno volare la Borsa: Piazza Affari regina d’Europa

Grande balzo in avanti di Fca e di Telecom Italia dopo l’annuncio della societarizzazione delle rete. In grande spolvero le banche sulla scia del piano d’impresa di Intesa e dei conti di Banco Bpm: ne approfitta il Ftse Mib che chiude ad un soffio dai 23mila punti.

Fca, Telecom e le banche fanno volare la Borsa: Piazza Affari regina d’Europa

Borse europee in rilancio con Piazza Affari a tirare la volata. I listini continentali sono riusciti a mettersi alle spalle le difficoltà che hanno caratterizzato le ultime sedute, incoraggiati anche dalla ripresa di Wall Street che dopo il crollo di lunedì sta rialzando la testa nonostante la volatilità imperante. A favorire gli acquisti anche le indicazioni diffuse dalla Commissione europea, che ha ritoccato al rialzo le stime di crescita dell’economia, sottolineando però che l’inflazione rimane su livelli contenuti. Una realtà che per gli investitori rappresenta un messaggio chiaro: la politica monetaria espansiva della Bce rimane confermata per il prossimo futuro.

Il Ftse Mib mette a segno la miglior performance d’Europa, chiudendo in rialzo del 2,86% a 22.986 punti grazie allo sprint delle banche e soprattutto di Fca eTelecom Italia. In netto rialzo anche Francoforte (+1,81%) che festeggia l’accordo di governo della Grosse Koalition fra i socialisti della Spd, partito di Martin Schulz, e i cristiano-democratici della cancelliera Angela Merkel raggiunto dopo mesi di difficili trattative. In forte rialzo anche Londra (+2,22%), Parigi (+1,88%) e Madrid (+1,75%).

Oltreoceano Wall Street, debole in avvio, vira nuovamente in positivo cercando di portare a casa la seconda seduta consecutiva di guadagni dopo i forti ribassi registrati in precedenza a causa delle preoccupazioni sull’inflazione che potrebbe portare la Federal Reserve ad alzare i tassi più in fretta del previsto. A metà seduta il Dow Jones guadagna lo 0,93%, lo S&P500 lo 0,77%, il Nasdaq lo 0,34%. Gli occhi degli investitori Usa oggi si concentrano anche su altri importanti appuntamenti: stasera, a mercati chiusi, Tesla e 21st Century Fox chiuderanno la stagione delle trimestrali, mentre cresce l’attesa per i discorsi di alcuni membri della Fed (il governatore di San Francisco, John Williams, quello di Chicago, Charles Evans), in programma per oggi, dai quali potrebbero arrivare importanti indicazioni sulla politica monetaria.

Tornando in Europa, l’assoluta protagonista di oggi è la Borsa di Milano che amplia i guadagni nel finale e consolida la prima posizione in classifica nella performance da inizio anno. Nonostante le perdite dell’ultima settimana, il Ftse Mib continua ad occupare saldamente il primo gradino del podio con un rialzo (da gennaio ad oggi) superiore al 4,5%.

Corre Fca, miglior blue chip di giornata con un rialzo del 6,77%, che torna sopra i 18 euro dopo che il numero uno di Suzuki, parlando di un possibile allargamento della partnership con Toyota, ha affermato di tenere una porta aperta a tutti, «anche a Fca». Rimanendo nella galassia Agnelli, in salita anche Exor (+5,8%), Cnh (+2,7%) e Ferrari (+1,69%).

A favorire l’ascesa del listino milanese c’è anche Telecom Italia che sale del 5,97% spinta dalle dichiarazioni rilasciate dal suo amministratore delegato Amos Genish al termine dell’incontro con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Il mercato crede ormai nello scorporo della rete, un progetto che ha ricevuto anche l’appoggio del numero uno del Mise e che sarà portato al vaglio del cda il 6 marzo prossimo.

In grande spolvero il comparto bancario guidato da Banco Bpm (+5,09%), che a Borsa chiusa presenterà i conti, e da Intesa Sanpaolo (+3,41%), che festeggia i giudizi positivi degli analisti dopo la presentazione del nuovo piano d’impresa e i conti illustrati ieri da Carlo Messina e che punta apertamente a diventare la prima banca d’Europa. Sale Unicredit (+2,76%) che si appresta a presentare i suoi conti.

In coda al listino Campari (-0,16%), unico titolo col segno meno davanti. Ben intonati anche energetici e utilities, Eni (+1,64%) ed Enel (+2,20%) con il petrolio che dopo i forti rialzi di inizio seduta ha invertito la rotta sui dati sulle scorte Usa: -0,55% a 66,49 dollari il Brent, -1,33% a 62,55 il Wti.

Il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,24 dollari, assestandosi a quota 1,2308, giù anche l’oro che scende a 1322 dollari l’oncia. Sul secondario lo spread tra Btp e Bund scende a 121 punti base con un rendimento dell’1,94%.

Commenta