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Germania, accordo sul governo: a Spd Finanze, Esteri e Lavoro

Secondo la stampa tedesca l’accordo per formare il governo sarebbe in dirittura d’arrivo e riserverebbe ai socialdemocratici di Schulz ben tre ministeri chiave come Finanze, Esteri e Lavoro – Alla Cdu Difesa e Economia, ma si tratta ancora sui programmi – Il leader della Spd: “Cambio di direzione sull’Europa e sul suo futuro”.

Germania, accordo sul governo: a Spd Finanze, Esteri e Lavoro

Germania, fumata bianca per il governo di Grosse Koalition: dopo mesi di stallo e come era già nell’aria da tempo dopo il via libera dei socialisti in seguito alla vittoria di Schulz al congresso di partito, si è finalmente trovato l’accordo per dare ufficialmente vita al governo di grande coalizione fra i socialisti della Spd di Martin Schulz e i cristiano-democratici della cancelliera uscente Angela Merkel. Secondo quanto scrive la versione online di Der Spiegel, infatti, i socialdemocratici tedeschi avrebbero ottenuto il cruciale ministero delle Finanze, che nella scorsa legislatura era occupato dal “falco” Wolfgang Schaeuble.

‘Voglio ringraziare Angela Merkel e Horst Seehofer (leader della Csu, e primo ministro della Baviera, ndr) perché quello che abbiamo raggiunto nell’accordo di Governo sull’Europa e il suo futuro è un cambio di direzione”. Questo quanto affermato dal leader dei socialisti tedeschi, Martin Schulz in conferenza stampa.

In Germania, dunque, alla guida del dicastero più ambito andrebbe Olaf Scholz, attualmente sindaco di Amburgo, mentre il leader socialdemocratico Martin Schulz dovrebbe diventare il ministro degli Esteri. La Spd ha infatti ottenuto nella trattativa in tutto tre ministeri molto importanti: Esteri, Finanze e Lavoro. La Cdu avrebbe Economia e Difesa, mentre Horst Seehofer della Csu diventa ministro dell’Interno. È quello che scrive, in questo caso, la Bild online.

Secondo la stampa tedesca c’è insomma l’accordo sulla distribuzione dei ministeri, ma i leader si starebbero ancora confrontando sul resto. La Germania è comunque al giro di boa. Dopo una seconda proroga delle trattative rispetto alla scadenza di domenica scorsa, il negoziato è proseguito per tutta la notte e nelle prime ore della mattinata. Punti difficili della trattativa, a quanto emerso, oltre alla distribuzione delle poltreone sono i contratti a tempo determinato e la riforma del sistema sanitario.

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