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Facebook ha scelto il Nasdaq per il debutto in Borsa: una quotazione da 100 miliardi

Il New York Times pubblica un’indiscrezione secondo cui il debutto in Borsa di Facebook, previsto per maggio, avverrà sul mercato borsistico esclusivamente elettronico di New York, il Nasdaq – L’Ipo potrebbe raccogliere fino a 10 miliardi – La quotazione complessiva del social network si aggira intorno ai 100 miliardi, la più grande della storia del Nasdaq.

Facebook ha scelto il Nasdaq per il debutto in Borsa: una quotazione da 100 miliardi

Fino ad oggi la scelta era ancora un mistero. Facebook aveva presentato un dossier per la sua quotazione in borsa ma non aveva indicato dove si sarebbe collocato. Un’indiscrezione del New York Times sembra spalancare le porte al Nasdaq e chiuderle definitivamente all’altro listino della Grande Mela, il Nyse.

Una scelta in controtendenza, se si considera che le società quotate del così detto internet 2.0, come la LinkedIn o Pandora Media sono tutte sbarcate a Wall Street. Mentre la prima borsa elettronica del mondo accoglie gli ormai stagionati colossi dell’informatica come la Microsoft, la Apple e la IBM.

L’offerta pubblica iniziale è prevista per maggio e secondo il fascicolo presentato alla Securities and exchange commission (Sec, l’equivalente dell’italiana Consob), Facebook prevede di raccogliere 5 miliardi di dollari, ma gli analisti ritengono che la cifra arriverà intorno ai 10 miliardi mentre la valutazione complessiva potrebbe tagliare un traguardo fra i 75 e i 100 miliardi di dollari.

Come se non bastasse, stando ai dati di S.& P. Capital IQ, la quotazione di Facebook potrebbe essere la più alta della storia del Nasdaq.

Non si sa ancora la settimana precisa in cui avverrà il debutto, ma fino ad allora gli scambi del suo titolo sul mercato secondario sono sospesi, ad allungare un po’ i tempi potrebbero essere le trattative con la Sec per quanto riguarda i dettagli dell’Ipo.

Ma a turbare l’ascesa in Borsa del social network più diffuso al mondo sono anche le grane legali: non sarà semplice per gli avvocati di Facebook far archiviare l’azione legale di Paul Ceglia, che rivendica di essere un azionista di maggioranza di Facebook grazie ad un contratto siglato con Zuckerberg nel 2003.

Fonte: New York Times

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