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Eurozona: Pmi manifattura cala, Italia peggio della media

L’indice Pmi di Eurolandia si è fermato a 51,1 punti: un livello inferiore ai 51,4 punti registrati ad agosto – Nello stesso periodo il dato italiano è calato da 51,3 a 50,8 punti – Giù anche Germania e Spagna, risale la Francia.

Eurozona: Pmi manifattura cala, Italia peggio della media

A settembre l’attività manifatturiera dell’Eurozona cala, e l’Italia fa peggio della media. L’indice Pmi di Eurolandia si è fermato a 51,1 punti: un livello inferiore ai 51,4 punti registrati ad agosto, ma comunque superiore alla fatidica soglia dei 50 punti, che marca  il confine fra espansione e contrazione. Lo stesso vale per il nostro Paese, che nel medesimo periodo ha visto il proprio indice Pmi manifatturiero scendere da 51,3 a 50,8 punti. 

Per quanto riguarda le altre maggiori economie dell’Eurozona, il dato relativo alla Germania è calato da 51,8 a 51,1, mentre in Francia l’indice è risalito da 49,7 a 49,8, il valore più alto in 19 mesi (ma ancora troppo basso per uscire dalla contrazione). Il Pmi della Spagna si è ridotto da 51,1 a 50,7 punti. 

“Il terzo miglioramento consecutivo su base mensile delle condizioni operative del manifatturiero dell’Eurozona manda segnali incoraggianti su come il settore stia fornendo importantissimi stimoli per un ripresa sinora assediata dalla recessione – ha commentato Chris Williamson, chief economist di Markit –. Tuttavia, non ci dobbiamo illudere troppo, in quanto, malgrado il Pmi abbia registrato durante gli ultimi mesi la migliore performance in più di due anni, è diminuito leggermente rispetto ad agosto, ed è rimasto solo leggermente al di sopra del livello di non cambiamento di 50.0. Ciò prova che questo è solo l’inizio di quella che pare essere una debole ripresa”.

Secondo Markit, a settembre il Pmi maggiore rimane quello dei Paesi Bassi, registrando il valore più alto da quasi due anni e mezzo. La Grecia, invece, rimane in fondo alla classifica. 

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