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Esodati, Confindustria e Pdl contro la tassa sui ricchi

Il vicepresidente Aurelio Regina: “Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro è iniquo, si aggiunge ad un prelievo analogo ancora in essere. Questo contributo colpisce una fascia di popolazione che e’ l’unica che spende minacciando ulteriormente i consumi” – Sostegno dal Pdl – La Cgil favorevole alla misura.

Esodati, Confindustria e Pdl contro la tassa sui ricchi

Confindustria protesta contro la norma in favore degli esodati approvata ieri in commissione Lavoro alla Camera. “Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro è iniquo, si aggiunge ad un prelievo analogo ancora in essere – ha detto il vicepresidente dell’associazione, Aurelio Regina, ospite di RadioAnch’io su Radio1 Rai -. Questo contributo colpisce una fascia di popolazione che e’ l’unica che spende minacciando ulteriormente i consumi”.

Il testo in questione è un emendamento alla legge di stabilità che prevede un fondo per gli esodati finanziato con le risorse già individuate da precedenti decreti, i 100 milioni di euro previsti nella manovra e un contributo di solidarietà del 3% per la parte di reddito che supera i 150mila euro. Un contributo “deducibile dal reddito complessivo”. L’emendamento – che ha come primo firmatario Silvano Moffa ed è stato sottoscritto da tutti gli altri capigruppo – è stata approvata ieri contro il parere del Governo e passa ora in commissione Bilancio. 

All’alzata di scudi da parte di Confindustria ha risposto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha giudicato “positiva l’indicazione di un meccanismo di solidarietà che preveda di chiedere a chi ha di più in questo Paese. Bisogna trovare le soluzioni tecniche”.

Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl, si è detto invece contrario: “Malgrado ci siamo occupati più volte del tema perché sinceramente impegnati nel trovare soluzioni ragionevoli al problema degli esodati, nessuno ha consultato la presidenza del gruppo del Pdl prima dell’ultima riunione della commissione Lavoro dedicata al tema. Sostenendo in generale la via dell’abbattimento del debito per diminuire una pressione fiscale insostenibile per tutti, non condividiamo il ricorso a forme di finanza straordinaria per una copertura delle risorse necessarie sul tema”.

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