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Enel, Conti: “Privatizzare? Non sarebbe un problema”

L’amministratore delegato: “Abbiamo già il 69% di investitori privati, un milione e trecentomila azionisti: se ne arrivano altri, non è un problema” – Quanto ai conti del gruppo, il manager ha rivelato che entro “fine anno il debito dovrebbe calare da 44 a 40 miliardi” – Al via un programma per l’assunzione di 1.500 giovani.

Enel, Conti: “Privatizzare? Non sarebbe un problema”

La possibilità di privatizzare altre quote di aziende pubbliche come Enel ed Eni, “è una scelta che spetta al Governo, ma andrebbe bene lo stesso. Io continuo a fare il mio mestiere, siamo controllati al 31% dal Tesoro, ma abbiamo già il 69% di investitori privati. Ho un milione e trecentomila azionisti: se ne arrivano altri, non è un problema”. Lo ha detto oggi Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ai microfoni di Radio 24.

“C’è troppo pubblico in alcune attività che potrebbero più facilmente essere svolte dai privati con maggiori vantaggi per i cittadini clienti, ad esempio le municipalità e tutte le attività di servizio – ha proseguito Conti – Io le privatizzerei tutte. Sono certamente un costo in più e alla fine diventano strumenti di fusione di posti di lavori e posti in consigli di amministrazione”.

Quanto ai conti del gruppo, il manager ha rivelato che entro “fine anno il debito dovrebbe calare da 44 a 40 miliardi. Mi sembra una buona notizia per tutti”.

Conti ha poi spiegato che Enel sta dando avvio a un programma che punta all’assunzione “di 1.500 giovani in questo Paese: tecnici, laureati in grado di poter cambiare il nostro sangue e darci quell’entusiasmo e la spinta di cui abbiamo sempre bisogno”.

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