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Donne, il 68,8% è indipendente ma solo il 58% ha conto corrente personale: indagine Global Thinking Foundation

I risultati della ricerca sono stati diffusi durante l’VIII evento annuale di GLT Foundation. Presentata anche la prima piattaforma europea sull’inclusione finanziaria per prevenire la violenza economica

Donne, il 68,8% è indipendente ma solo il 58% ha conto corrente personale: indagine Global Thinking Foundation

Il 68,8% delle donne si dichiara economicamente autonoma a fronte di un 31,2% che dipende da partner o altro familiare. Migliora, quindi, la partecipazione finanziaria delle donne rispetto all’ultima rilevazione del 2017 secondo cui il 37% donne era dipendente. Restano, però, problemi e preoccupazioni. Inoltre, solo il 58% ha un conto corrente intestato personalmente, il 12,9% ne ha solo uno intestato con il partner (11,6%) o altro familiare, e il 4,8 non ne ha uno, neppure cointestato.

Sono i dati dell’indagine realizzata da Global Thinking Foundation e dalla testata giornalistica Roba da Donne e presentati oggi all’VIII evento annuale della fondazione presieduta da Claudia Segre nel convegno dal titolo “WOMEN FOR SOCIETY – Diritti Umani e Sostenibilità economica per l’inclusione sociale”, che si è svolto a Milano, nella Sala Alessi di Palazzo Marino (Piazza della Scala, 2), realizzato con il patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia, del Parlamento Europeo, della Commissione Europea, di RAI per la Sostenibilità, del Ministero della Cultura, di ASVIS e della Fondazione Pubblicità Progresso, del Forum Finanza Sostenibile e di Inclusione Donna, in collaborazione con la Rassegna 4Weeks4Inclusion di TIM. Media Partner: LUCE! Quotidiano Nazionale.

Dopo i saluti dell’Assessora ai Servizi Civici e Generali del Comune di Milano, Gaia Romani, e del Direttore Ufficio Parlamento Europeo di Milano, Maurizio Molinari, è intervenuta in videocollegamento Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità: «Ringrazio Global Thinking Foundation per questo importante momento di confronto e per l’attività di solidarietà sociale che porta avanti per i giovani, le donne e le famiglie che vivono situazioni di particolare fragilità. La strada da percorrere è ancora lunga, ma insieme possiamo fare sempre di più. Iniziative come queste, cui avete dato vita, sono davvero importanti per accrescere la consapevolezza di tutti sul tema della violenza e della parità di genere, e sulle azioni e le strategie che, insieme, siamo chiamati a mettere in campo. È necessario agire nel supporto alla formazione, alla prevenzione e all’inserimento lavorativo. Oggi è il tempo di unire le forze e di fare rete per favorire la partecipazione delle donne e accompagnare quelle più fragili in percorsi mirati che possano facilitarne l’inserimento sociale e garantire loro una maggior autonomia. Se sapremo farlo, rafforzeremo le nostre comunità e crescerà tutto il Paese».

«Dalle imprese al femminile alle opportunità di carriera nel settore privato, dopo la pandemia, l’intensificarsi della digitalizzazione ha aperto ampi spazi ad una formazione ed informazione diffusa alla portata di tutti e ad un progresso possibile ed un cambiamento culturale per favorire la parità di genere. Le iniziative per promuovere l’inclusione sociale, il cambiamento tecnologico e l’educazione nell’era digitale per il raggiungimento della parità di genere devono considerare quindi di: sviluppare strumenti e servizi digitali per rispondere alle esigenze di tutte le donne e i ragazzi; promuovere una politica di tolleranza zero per la violenza di genere, che è amplificata dall’uso della tecnologia; promuovere politiche e programmi per raggiungere la parità di genere nei settori scientifici e tecnologici emergenti e creare luoghi di lavoro e contesti educativi di supporto in termini di D&I», ha dichiarato Claudia Segre.

Durante l’incontro, moderato da Janina Landau, responsabile sede di Roma di Class CNBC, è stata lanciata We4, prima piattaforma europea sull’inclusione finanziaria per prevenire la violenza economica, realizzata dalla Global Thinking Foundation con il sostegno di Banco BPM, che mira a rendere concreta una progettualità informativa in open source scalabile e sviluppabile in un contesto europeo, proponendo un percorso guida di innovazione sociale per il benessere personale e autodeterminazione dando visibilità agli stakeholder che condividono progetti e impegno fattivo a fianco delle Donne, delle famiglie e delle nuove generazioni.

Sono intervenuti: Simonetta Agnello Hornby, Andrea Farinet, Martina Rogato, Arianna Voto, Luca Dini, Giovanni Ziccardi, Rebecca Zoe De Luca, Lisa Noja, Giulia Cappelletti, Carolina Morace, Paola Testori Coggi, Alberto Firenze, Enrico Giovannini, Laura Mazza, Stefania Nardelli, Licia Ciocca.

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