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Deutsche Bank: 9mila dipendenti in meno e 7.800 cause in corso

Nel 2015 la banca tedesca ha registrato un rosso peri a 6,8 miliardi di euro, le azioni hanno perso metà del loro valore e ad oggi rischia di dover pagare miliardi di euro per i 7.800 procedimenti giudiziari aperti in tutto il mondo – A fare le spese per la crisi di Deutsche Bank potrebbero essere i lavoratori: previsto il taglio di 9mila dipendenti e la chiusura di 250 filiali.

Deutsche Bank: 9mila dipendenti in meno e 7.800 cause in corso

Deutsche Bank, un tempo punta di diamante delle banche tedesche, oggi traballa, sempre più pericolosamente.

Nel corso dell’ultimo anno le azioni dell’istituto hanno perso metà del loro valore, nel 2015 la banca ha registrato un rosso pari a 6,8 miliardi di euro e anche nel 2016 gli azionisti non riceveranno alcun dividendo.

Le prospettive per il futuro non sono incoraggianti e a farne le spese potrebbero essere soprattutto i lavoratori. L’intenzione è quella di tagliare 9.000 posti di lavoro e chiudere 250 filiali su 700 entro il 2017.

Il numero uno di Deutsche Bank, John Cryan ha promesso di ridurre i costi di 5 miliardi di entro i prossimi due anni, rinforzando parallelamente la base patrimoniale del colosso tedesco.

Ma c’è un’altra cosa che occorre tenere in considerazione per cercare di capire quali saranno le sorti dell’istituto di credito di Berlino: i contenziosi. Attualmente, la banca è coinvolta in 7.800 procedimenti giudiziari, alcuni dal valore limitato, altri potenzialmente pericolosi. Un esempio su tutti è l’accusa arrivata da parte della Giustizia russa di aver aiutato i propri clienti a riciclare 10miliardi di dollari, per non parlare dei numerosi procedimenti aperti negli USA. Anche in Italia Deutsche Bank ha qualche problema: la procura di Trani ha aperto un’inchiesta per manipolazione del mercato in seguito alla vendita di 7 miliardi di euro di titoli di stato italiani nel primo semestre del 2011. La banca ha già accantonato 5,4 miliardi per far fronte ai possibili oneri giudiziari,

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