Condividi

Champions: Mourinho beffa la Juve, la Roma espugna Mosca

Grande delusione dei bianconeri che dopo aver dominato il Manchester per 80 minuti, aver segnato un gol fantastico con CR7 e aver colpito due pali, perdono la testa nel finale e regalano la vittoria al Manchester United – La Roma invece fa l’impresa e batte il Cska nella trasferta russa

Champions: Mourinho beffa la Juve, la Roma espugna Mosca

Missione in-compiuta. Dove “in” sta per la Juventus, capace di buttare via una vittoria meritatissima con 4 minuti di follia e il “compiuta”, invece, riguarda la Roma, uscita da Mosca con 3 punti che non valgono solo un bel pezzo di qualificazione ma anche una bella chance di primo posto. Insomma, serata in chiaro-scuro per le italiane e decisamente contro pronostico: alla vigilia, infatti, sembrava potessero essere i giallorossi a rischiare di più mentre in pochi, per non dire nessuno, pensava che i bianconeri avrebbero mancato l’appuntamento con la vittoria. Grandissima beffa per la Juventus, non solo perché l’1-2 finale, obiettivamente, è un risultato molto bugiardo ma anche per l’esultanza di Mourinho, uscito dallo Stadium con la mano sull’orecchio.

“Sono stato insultato per 90’, la gente non può dire queste cose contro la mia famiglia e contro l’Inter – il pensiero del portoghese – A freddo non lo rifarei ma comunque non ho offeso nessuno, sono venuto qui solo a fare il mio lavoro. Ad ogni modo credo che il pareggio sarebbe stato più giusto ma abbiamo vinto e per noi sono 3 punti importantissimi”. Vero, perché grazie a questo successo il Manchester United torna a vedere gli ottavi di finale e la Juve, invece, è costretta a rimandare la festa.

La qualificazione resta probabilissima, certo però che una doccia gelata così non se l’aspettava proprio nessuno, tanto più dopo 85’ di dominio assoluto. I bianconeri, già autori di un palo (Khedira) e una traversa (Dybala), pensavano di averla portata a casa con un grandissimo gol di Ronaldo (65’), invece sono stati puniti in un finale folle che ha visto prima il pareggio di Mata su punizione (85’), poi l’autogol di Alex Sandro (90’).

“Dispiace perché la squadra aveva fatto una buona partita ma il calcio è così – ha sospirato Allegri – Nel calcio contano i risultati, non giocare bene, e domani nessuno ci darà 3 punti anche se li avremmo meritati. Dobbiamo migliorare in fase realizzativa, anche in campionato ci capita di non riuscire a trovare il 2-0 o il 3-0 quando ne abbiamo la possibilità. Questa sconfitta ci servirà di lezione, anzi potrebbe anche farci bene in vista del Milan”.

Problemi che, per una sera, non riguardano Di Francesco, uscito invece vittorioso da una notte da dentro o fuori. Già, perché la sua Roma si giocava tanto e lui ancor di più: un ko in quel di Mosca avrebbe dato un ulteriore scossone alla sua panchina, invece è arrivato un successo che vale un bel pezzo di qualificazione. Alla matematica manca pochissimo, tanto che la testa, a questo punto, è rivolta più che altro al primo posto, tutto da giocare nello scontro diretto col Real Madrid del prossimo turno.

Scenario ottimo, figlio di un 2-1 nato già nei primi minuti con la zuccata di Manolas (4’, errore di Akinfeev) e di un Cska incapace di gestire il pareggio trovato a inizio ripresa: dopo la rete di Sigurdsson (50’) infatti, i russi sono rimasti in 10 per l’espulsione di Magnusson (56’), per poi subire il gol decisivo di Pellegrini (58’). Un risultato che fa bene a classifica e morale ma che non basta a Di Francesco, evidentemente scontento per la prestazione dei suoi.

“I ragazzi devono capire che le partite si devono chiudere – ha commentato il tecnico – Non era una sfida facile ma non mi accontento di questo risultato, si è scherzato un po’ troppo facendo passaggi orizzontali che non mi piacciono. Forse pretendo troppo ma voglio di più, punto e basta”. Prossimo capitolo a fine mese, con Juve e Roma impegnate entrambe in casa con Valencia e Real Madrid: un incrocio Italia-Spagna da non sbagliare, perché il margine d’errore, a questo punto, è praticamente azzerato.

Commenta