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Carri armati israeliani sulla Striscia di Gaza. Peres: se no stop a raid iniziativa via terra

La situazione a Gaza precipita di ora in ora. I carri armati ammassati sulla striscia dal fronte israeliano sono pronti ad avviare l’operazione terrestre. Lo conferma il Premier israeliano Benjamin Netanyahu: “Non tratteremo più con i guanti Hamas. Hanno scelto di far salire la tensione e pagheranno un prezzo pesante per averlo fatto”.

Carri armati israeliani sulla Striscia di Gaza. Peres: se no stop a raid iniziativa via terra

Sempre più al limite la situazione sulla Striscia di Gaza. Dopo i Raid aerei israeliani contro gli obiettivi di Hamas e la risposta palestinese, i morti salgono a 70, 500 i feriti. Richiamati più di ventimila soldati israeliani in riserva, pronti all’iniziativa terrestre. Pronti come i carri armati schierati al limite della striscia. 

Il presidente uscente Shimon Peres, intervistato da Becky Anderson della Cnn, afferma di star facendo di tutto per evitare l’attacco di terra. “Se si  fermassero i bombardamenti” dice “non ci sarà bisogno di alcuno sconfinamento al di là della striscia.” Ma aggiunge anche che i carri armati schierati al confine sono pronti per l’eventualità  che questo non succeda. Non fornisce una data, ma l’ultimatum è più che chiaro: o finiscono i raid aerei, o i carri armati cominceranno a marciare su Gaza e a  sparare. 

E’ passato poco più di un mese da quando Papa Francesco aveva riunito nei giardini vaticani Shimon Peres e Abu Mazen per parlare di pace e pregare insieme. Sembrava veramente l’inizio della fine dei conflitti che martoriano la regione tra Israele, Palestina e Cisgiordania. I fatti degli ultimi tre giorni, e quelli ancora più preoccupanti che si prospettano per i prossimi, hanno decisamente spazzato l’aria di pace che quella visita aveva fato respirare. 

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