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Bpm, la nuova governance piace alla Borsa

Ieri il consiglio di gestione dell’istituto ha varato il nuovo assetto di governance: la riforma prevede la riduzione del numero di consiglieri di sorveglianza da 17 a 13, che potranno salire a 15 con i due rappresentanti dei partner strategici (Credit Mutuel e Fondazione Cari Alessandria) – Diventano sette (da cinque) i consiglieri di gestione.

Bpm, la nuova governance piace alla Borsa

Seduta positiva a Piazza Affari per il titolo Bpm, che a un’ora dall’apertura guadagna poco meno di due punti percentuali, a 0,626 euro, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib. 

Ieri il consiglio di gestione dell’istituto ha varato il nuovo assetto di governance con l’obiettivo “di rafforzare la stabilità, la trasparenza e l’efficacia nel governo della banca e di garantire, unitamente al programmato aumento di capitale, il definitivo rilancio del gruppo Bpm quale gruppo forte, stabile e indipendente”, si legge nella nota. 

La riforma prevede la riduzione del numero di consiglieri di sorveglianza da 17 a 13, che potranno salire a 15 con i due rappresentanti dei partner strategici (Credit Mutuel e Fondazione Cari Alessandria). Diventano sette (da cinque) i consiglieri di gestione. In entrambi i consigli cresce “la componente indipendente”.

Il nuovo assetto punta da una parte a preservare “la rappresentatività del modello cooperativistico”: nove consiglieri di sorveglianza su 13 (e la maggioranza dei comitati nomine e remunerazioni) saranno eletti col voto capitario, tra cui presidente e vice presidente. Il presidente del Cds guiderà anche i comitati. D’altra parte la nuova governance vuole dare “maggiore incentivo agli investitori istituzionali a una partecipazione attiva e responsabile al capitale della banca”: quattro consiglieri di sorveglianza (oggi sono due) spetteranno ai fondi e a loro andrà la maggioranza e la presidenza del comitato controlli interni. 

Per la nomina del Cdg, inoltre, occorrerà il voto favorevole di almeno due consiglieri di sorveglianza espressione dei fondi. Aumentate inoltre le soglie di partecipazione al capitale: il limite viene alzato all’1%(dallo 0,5%) e fino al 3% per le fondazioni.

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