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Borse in forte rosso: pesa la paura di nuovi lockdown

A fine mattinata i listini europei perdono oltre il 2% – A Piazza Affari si salva solo Diasorin – Forti vendite su Cnh e sui bancari

Borse in forte rosso: pesa la paura di nuovi lockdown

La settimana inizia in profondo rosso sui mercati europei. A metà mattina, la Borsa di Milano perde il 2,5%, con una volatilità accentuata dall’attesa per l’esito del referendum costituzionale e delle elezioni regionali. Male anche Francoforte (-2,4%), Parigi (-2,1%) e Madrid (-2,8%). Fuori dall’eurozona, Londra -2,7%.

A pesare sui listini sono certamente i timori per la seconda ondata della pandemia di Covid-19, che rischia di portare presto a nuovi lockdown in Gran Bretagna e in Francia.

L’attenzione degli investitori si concentra anche sull’evoluzione dei rapporti fra Stati Uniti e Cina, dopo che Donald Trump ha dichiarato di approvare in linea di principio l’offerta di Oracle per le attività di TikTok negli Usa.

Intanto, sale l’attesa per la testimonianza al Congresso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, sulle nuove misure che la Banca centrale americana introdurrà per alleviare l’impatto della pandemia. L’appuntamento inizierà martedì, ma si concluderà solo giovedì.

Nel pomeriggio di oggi, invece, è in agenda l’intervento della presidente Bce, Christine Lagarde, all’assemblea parlamentare franco-tedesca.

Per quanto riguarda i singoli titoli del Ftse Mib – appesantito anche dallo stacco delle cedole di Eni (0,12 euro) e StMicroelectronics (0,042) – l’unica performance positiva è quella di Diasorin, che viaggia in forte controtendenza a +3,11%.

In coda all’indice, invece, si registrano le pesanti flessioni di Cnh Industrial (-6,18% dopo le dimissioni del presidente esecutivo della partecipata statunitense Nikola), Leonardo (-6,07%), Unicredit (-4,76%) e Banco Bpm (-4,06%).

Sul settore bancario pesa anche la pioggia di vendite alla Borsa di Londra su Hsbc (-3,34%) e Standard Chartered (-3,42%): i due titoli sono scesi ai minimi da 22 anni dopo la pubblicazione di indiscrezioni su un loro presunto coinvolgimento (per oltre 20 anni) in operazioni con fondi di origine illecita. 

Lo spread Btp-Bund viaggia a 147 punti base, in rialzo rispetto alla chiusura della settimana scorsa (143).

Sul fronte valutario, l’euro si mantiene sui livelli di venerdì, a 1,1859 dollari, da 1,1863. La moneta unica vale anche 123,69 yen (dai 123,85 di venerdì in chiusura), mentre il rapporto dollaro/yen è a quota 104,31 (da 104,37).

Tornano a scendere le quotazioni del petrolio, che venerdì avevano archiviato la miglior settimana da giugno: il contratto sul Wti con consegna a novembre cala dell’1,06%, a 40,88 dollari al barile, mentre il future sul Brent sulla stessa scadenza si attesta a 42,80 dollari (-0,81%).

Infine, l’oro perde lo 0,2%, a 1947.0035 dollari l’oncia.

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