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Borsa, la correzione continua: Piazza Affari ancora in ribasso

Altra giornata di generali ribassi sui listini azionari – Tranne la Bolsa di Madrid, tutte le Borse in rosso e Piazza Affari difende a stento la trincea dei 22 mila punti base – Crollano Il Sole e Astaldi e tra le blue chips vanno Ko Ferragamo, Saipem, Campari e Buzzi – In recupero Leonardo, Telecom e Rcs – Petrolio ed euro dominano la scena.

Mercati ancora sotto schiaffo: Wall Street apre in rosso e i listini europei chiudono deboli, ma recuperano nell’ultima parte della seduta, mentre l’euro perde slancio contro il dollaro (piatto il cambio a 1,179).

Piazza Affari salva la soglia dei 22.000 punti, fermandosi a 22.158, -0,62%. Contrastati i bancari, con l’indice che chiude positivo, +0,5%, dopo le perdite delle ore precedenti. Bper, +2,11% e Banco Bpm +2,4% sono fra le blue chip migliori, anche se fuori dal listino principale Banca Carige sprofonda del 11,10%. Fra le big bene Unipol, +1,59%. Rimbalza Leonardo, +4,46%, dopo l’emorragia delle scorse sedute; secondo Equita Sim il titolo è “buy”, dopo aver toccato il fondo e prezzato lo scenario peggiore. Interrompe la scia negativa Telecom +1,72%. Maglia nera del Ftse Mib è Ferragamo, -4,08%, con il mercato dubbioso sull’atteso rilancio di primavera. Gli investitori vanno all’incasso su Campari, -3,11%. Male Cnh -2,56%; Buzzi -2,56; Exor -2,43%. Ancora una seduta pesante per Saipem, -1,77%. In retromarcia anche gli altri titoli petroliferi: Eni -1,84%; Tenaris -1,55%.

L’oro nero però argina le perdite, Brent a 62,11 dollari al barile (-0,16%), dopo il dato sulle scorte settimanali americane, seppur peggiore delle attese. Unica Piazza europea positiva è Madrid, +0,24%; segno meno per Parigi – 0,27%; Francoforte – 0,44%; Londra -0,56%. Nell’obbligazionario il rendimento del Btp Italia 10 anni è poco mosso, 1,83%, ma lo spread con il Bund si allarga del 2,26%, a 145.10.

Tornando in Piazza Affari si segnala  lo scatto di Rcs , +6,72%, dopo le perdite di ieri. L’editore della Gazzetta dello Sport ritiene che le valutazioni fatte sui giornali a proposito degli impatti economici per la mancata qualificazione dell’Italia ai campionati mondiali di calcio, siano “non corrette ed esageratamente sovrastimate”. 

Per restare in tema di stampa, seduta da dimenticare per il Sole 24 Ore, -26,12%. Anche Astaldi nella bufera, -32,39%.

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