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Borsa, Fiat e Pirelli alla ribalta. L’automotive ingrana la sesta

Attesa dei listini europei per i dati sull’andamento del mercato del lavoro americano – A Piazza Affari corre Fiat, sulla scia delle indiscrezioni secondo cui Veba, il fondo dei lavoratori americani del settore auto, avrebbe la necessità di accelerare l’uscita da Chrysler – Molto bene anche Pirelli dopo lo scioglimento anticipato del patto di sindacato

Borsa, Fiat e Pirelli alla ribalta. L’automotive ingrana la sesta

FIAT E PIRELLI, L’AUTOMOTIVE INGRANA LA SESTA
BORSE PIATTE IN ATTESA DEI DATI SUL LAVORO USA

Le Borse hanno messo la sveglia per le 14 e trenta, ora dell’Europa Continentale. Allora, infatti, oltre Oceano usciranno i dati sull’andamento del mercato del lavoro americano a settembre, il primo test significativo sullo stato di salute della Corporate America dopo il black out causato da 16 giorni di chiusura degli uffici pubblici.

Nell’attesa la Borsa di Milano è quasi invariata: indice FtseMib +0,15% a quota 19.291.

Simile il copione sulle altre piazze: Londra +0,24%, Parigi +0,06%, Francoforte invariata . Madrid -0,17%.

Quotazioni stabili sul mercato dei titoli di Stato: il Btp decennale è scambiato a un rendimento del 4,17%, spread invariato a quota 233.

Fiat +1,85% in scia alle indiscrezioni, da verificare, secondo cui Veba, il fondo sanitario dei lavoratori americani del settore auto, avrebbe la necessità di incassare velocemente e al valore massimo la quota di minoranza del 41,5% di Chrysler per poter abbattere l’indebitamento e coprire il deficit. “Ci aspettiamo una valutazione tra i 4 e i 4,5 miliardi di dollari, ovvero a metà strada tra le richieste Veba e l’offerta Fiat” rileva Intermonte.

Pirelli +3,14% dopo l’annuncio dello scioglimento anticipato del patto di sindacato. La società diventa contendibile e sul mercato girano rumor di un interesse da parte della tedesca Continental. Lo scioglimento del patto di governo della Bicocca, ha detto Marco Tronchetti Provera. va nella direzione di una società ad azionariato diffuso e dovrebbe incontrare il consenso dei soci.

Indesit +2,3%, dopo la conclusione della vertenza sindacale.

In ripresa MontePaschi +1,86% e le popolari: Banco Popolare +0,8%, Pop.Emilia Romagna +1,1%, Pop. Milano +0,2%.

Unicredit scende dello 0,62%, Intesa +0,27%. Generali +0,42%, negativa Fondiaria-Sai -0,52%.

Telecom Italia scende dell’1,22%: secondo alcune indiscrezioni di Bloomberg, la società vorrebbe accantonare l’ipotesi di scorporo della rete Scende StM-0,62%, contagiata dalle indicazioni deludenti sul quarto trimestre della concorrente Texas Instruments. Stasera uscirà la trimestrale della jv italo-francese.

Anche Saipem -0,32% paga le indicazioni deludenti in arrivo dai conti di Halliburton.

Buzzi -1,95%, Credit Suisse ha tagliato il target a 11 euro.

Prosegue il rialzo di Autogrill +1,18%, la “cugina” World Duty Free sale dell’1,6%.

Nel lusso Ferragamo -0,9%, Equita ha limato il target a 25 euro, Oddo ha abbassato a “reduce”. Tod’s +1.44% dopo il -2,7% di ieri.

Safilo +1,7%, Berenberg ha confermato la raccomandazione positiva “buy” e il target price di 16,5 euro.

Rcs +2,37% spinta oggi dalle dichiarazioni di Diego Della Valle che non ha escluso la possibilità di aumentare la sua partecipazione, oggi intorno al 9%. Da inizio mese il titolo ha messo a segno un +38% con volumi crescenti. Da inizio anno il saldo è però ancora negativo di oltre il 60%.

Fra le small cap, continuano gli acquisti su Poltrona Frau che guadagna il 2,3%, e su TxT e-Solutions +2%.

Landi Renzo sale del 3%, Falck Renewables +2,4%, Piaggio +2,2%.

Sesa debutta all’Mta in rialzo dell’1,2%.

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