Banco Santander ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto pari a 1,39 miliardi di euro. Il risultato è inferiore quasi di un quinto rispetto a quello registrato stesso periodo dell’anno scorso (-18%), ma è comunque superiore alle aspettative degli analisti: il consensus, infatti, non andava oltre quota 1,27 miliardi di euro.
Nel primo semestre, invece, la più grande banca dell’Eurozona per capitalizzazione di Borsa ha messo a segno profitti per 3,2 miliardi di euro, il 14% rispetto al periodo gennaio-giugno 2018.
Sugli utili del colosso bancario spagnolo hanno pesato principalmente i costi di ristrutturazione in Spagna (esodi incentivati del personale in accelerazione dopo la fusione del Banco Popular) e nel Regno Unito, operazione che ha causato una contrazione degli utili pari a 814 milioni di euro.
In ogni caso, Banco Santander precisa in una nota che “tutti i paesi hanno registrato buoni risultati”: nel Nord America l’utile è salito del 17%, mentre in Spagna l’utile ordinario è salito del 5%, a 694 milioni, e i costi sono scesi del 7% grazie alle sinergie “ottenute con l’integrazione del Banco Popular”.
Grazie ai numeri della trimestrale migliori delle attese, a metà mattina il titolo di Banco Santander, quotato alla Borsa di Madrid, guadagna quasi tre punti percentuali, a 4.10 euro.
