Estrazione, servizi finanziari e commercio estero hanno fatto degli EAU uno dei più efficienti poli di attrazione di investimenti di capitale a livello mondiale. Ma, secondo Intesa SP, è l’immobiliare a rappresentare la vulnerabilità maggiore.
Negli ultimi mesi del 2012 l’eccessiva esposizione ai prezzi dei prodotti energetici ha aumentato i livelli di inflazione e disavanzo commerciale, limitando così le possibilità di rispondere in modo efficace a disoccupazione e instabilità sociale.
La Relazione del Garante delle Micro Piccole e Medie Imprese indica la necessità di non lasciare l’export a se stesso, ma sostenere il rilancio della domanda interna attraverso semplificazioni e politiche europee di crescita delle attività produttive.
L’Istat ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti relativi al commercio estero: a dicembre i flussi di esportazioni italiane sono diminuiti a causa di beni intermedi e strumentali, mentre crescono farmaceutica, chimica e prodotti petroliferi raffinati.
Gli ultimi dati pubblicati dal MiSE indicano come lo scorso anno, per contrastare il credit crunch, siano stati erogati 8,2 miliardi di euro di credito e 4 mld come garanzia alle PMI, in maggioranza industrie, anche se prive di garanzie…
Le conseguenze della Primavera Araba nei tre settori principali (petrolio e derivati, macchinari e tessile) hanno visto il crollo del mercato libico, l’aumento dei flussi verso Algeria e Marocco, la stabile preponderanza del tessile in Tunisia.
Secondo Atradius, la performance dell’export italiano segue la perdita di competitività del paese, misurata dal tasso di cambio effettivo reale e aggravata dall’inefficace supporto finanziario di istituti di credito e PA.
In occasione della prima tappa di Vinitaly International 2013 sono stati presentati i risultati sui trend americani di consumo di vino: svetta il mercato italiano per produzione, assortimento e acquisti, con i rossi come fiore all’occhiello.
Per le imprese italiane l’ambiente commerciale vietnamita rappresenta una strategia nuova e interessante sia per le opportunità di investimenti produttivi in loco sia come piattaforma per l’export in Estremo Oriente e USA.
I flussi di beni di consumo tra paesi UE e mercati CELAC hanno registrato un’importante saldo positivo nei primi nove mesi 2012, invertendo così il trend 2003-2011. Brasile, Messico, Argentina e Cile i mercati più redditizi.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane prende parte a “Nano Tech 2013”, sostenendo Veneto Nanotech e le altre eccellenze italiane nel settore, in collaborazione con AIRI/NanotecIT.
Il rafforzamento del sistema bancario ucraino è una priorità per il rilancio di investimenti e consumi locali, ma non può prescindere da nuove strategie commerciali e regole del gioco in grado di disciplinare rischi di cambio ed energia.
Nel terzo trimestre 2012 è aumentato l’attivo sui mercati extra UE, trainato da servizi altamente professionali, trasporti e informatica. Particolarmente redditizi i mercati di USA, Svizzera, Hong Kong, Brasile e Canada.
Il Rapporto presentato da Prometeia e Unicredit pone l’accento sulla necessità di nuove strategie industriali, dove il primo passo per aumentare la competitività dell’export è il ripensamento della dimensione stessa delle imprese.
Negli ultimi mesi l’export è stato trainato da beni petroliferi raffinati e beni durevoli ma, senza strategie adeguate, sono calati quelli strumentali, intermedi ed estrazione mineraria. In crescita le vendite verso paesi OPEC e ASEAN.
L’interscambio di beni e servizi europei in Brasile nel corso degli anni 2011-2012 ha registrato saldi positivi per, rispettivamente, 1 mld e 4,3 mld di euro, grazie a beni manufatti, viaggi, royalty e trasporti. In calo congiunturale i flussi di…
A novembre 2012 la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo per l’Area Euro e un contemporaneo deficit per l’Ue. Crescono l’export di manufatti e le importazioni dalla Norvegia. In calo i deficit con Cina, Russia e Giappone.
Nei primi nove mesi dello scorso anno, il disavanzo commerciale dell’UE nei confronti della Russia è sceso a 65 miliardi di euro. La Germania rappresenta da sola un terzo dell’export ed un quinto delle importazioni.
Atradius sottolinea il fatto che la timida ripresa delle esportazioni non è in grado da sola di rilanciare la domanda interna, la produzione di beni e servizi, investimenti e nuovi posti di lavoro: servono riforme più profonde e tempestive.
Le agevolazioni fiscali che attraggono investimenti produttivi in Olanda favoriscono spillover e sinergie tra imprese locali ed estere, finalizzati alla costituzione di un ambiente economico altamente competitivo ed efficiente.
Di fronte ai deficit gemelli, alimentati da inefficienze energetiche, infrastrutturali e distributive, il mero ottimismo della Banca Centrale e la possibile adozione di una politica più espansiva non sembrano bastare per rilanciare la crescita.
L’interscambio tra imprese italiane e turche rappresenta un’ottima strategia di investimento verticale soprattutto nei settori energetico, raffinazione, meccanica e servizi finanziari, data la struttura industriale simile e saldi commerciali positivi.
Le inefficienze del sistema finanziario ucraino aggravano una strategia commerciale già estremamente esposta alle fluttuazioni dei prezzi degli idrocarburi ed alle congiunture dei mercati di esportazione.
I possibili scenari di riforma fiscale negli USA sottolineano come la sostenibilità delle finanze pubbliche sia fondamentale per la credibilità, le prospettive di crescita dell'economia e la gestione dei rischi sovrani e commerciali internazionali.
A rallentare la performance economica dei Paesi Med10 non solo le proteste sfociate, in alcuni casi, in vere e proprie rivoluzioni e guerre civili, ma anche fattori politico-economici come profonde inefficienze istituzionali e finanziarie.
L'Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i dati relativi all'export regionale italiano con i dati tendenziali aggiornati al terzo trimestre 2012: spiccano Centro Italia ed Isole, l'export verso i Paesi OPEC ed il calo di vendite del Nordest.
L'esperienza libanese mostra come un'efficace strategia finanziaria possa contenere i rischi di contagio dalle congiunture internazionali, alimentando credibilità nel mercato nonostante l'instabilità politica della regione mediorientale.
I dati pubblicati dall'Istat nel corso del mese di Novembre pongono l'accento su aumento tendenziale dell'export nel secondo trimestre, crescita di entrambi i flussi nell'ultimo mese, vulnerabilità energetiche e crollo dell'acquisto di beni durevoli.