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Export UE: continua la risalita trainata dai beni manufatti

Gli ultimi aggiornamenti Eurostat registrano un aumento del surplus commerciale sia per il mercato UE che per l’Area Euro, dove lo stimolo maggiore arriva dallo scambio di beni, con segnali positivi anche dall’energia.

Export UE: continua la risalita trainata dai beni manufatti

Dai dati pubblicati in queste settimane da Eurostat, nel corso del secondo trimestre del 2013 il commercio UE in beni e servizi verso il resto del mondo ha registrato un surplus di 35,9 miliardi di euro (1,1% del PIL), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (5,9 mld, pari a 0,2% del PIL). Alla stesso tempo, il deficit relativo allo scambio di merci è stato trasformato in un surplus (+19,9 mld contro -10,6 mld), mentre il saldo positivo registrato nel comparto servizi è leggermente sceso (+36,5 mld rispetto a 39,9 mld). In questo contesto, l’ultima stima riguardante il commercio di beni tra Area Euro di beni e resto del mondo ha segnalato un surplus di 18,2 mld, rispetto ai 13,9 miliardi di euro nel mese di luglio 2012, mentre rispetto al mese precedente le esportazioni destagionalizzate sono diminuite di 1,6% e le importazioni di 0,1%. Per quanto invece riguarda la bilancia commerciale UE, i dati di luglio parlano di un surplus di 10,4 mld, rispetto ai 1,3 miliardi dello stesso periodo 2012. Nel giugno 2013 il saldo è stato +9,0 mld, rispetto ai -1,7 miliardi del giugno 2012. Lo scorso luglio le esportazioni destagionalizzate sono diminuite di 1,0 % rispetto al mese precedente, mentre le importazioni sono aumentate del 0,3%.

Nei primi sei mesi di quest’anno 2013 segnali positivi arrivano dall’energia, il cui scambio ha visto diminuire il disavanzo (-188,4 mld rispetto a -211,9 mld nel primo semestre 2012), laddova è aumentato anche il surplus da beni manufatti (195,7 mld contro 164,3 mld) .

Nel corso del primo semestre di quest’anno le importazioni comunitarie dai principali partner commerciali sono diminuite rispetto al 2012, ad eccezione dei beni provenienti da Turchia e India (+3% per entrambi). Le diminuzioni più significative sono state registrate per le importazioni da Giappone (-16%), Brasile (-14%), Norvegia (-13%) e Corea del Sud (-11%). Per quanto invece riguarda le esportazioni, i maggiori incrementi si sono registrati per l’export verso Svizzera (+33%) e Turchia (+7%), mentre un calo del 2% è stato registrato per le esportazioni verso gli USA, Cina, Giappone e India.

Il surplus commerciale UE risulta aumentato significativamente con Svizzera (44,2 mld rispetto a 21,2 mld nel 2012), USA (+43,9 mld contro 41,1 mld), Turchia (+14,9 mld contro 13,0 mld) e Brasile (+3,6 mld contro 0,3 mld). Al tempo stesso è sceso il disavanzo commerciale nei confronti di Cina (-62,2 mld contro -68,5 mld), Russia (-44,9 mld contro -49,1 mld), Norvegia (-20,1 mld rispetto a -28,3 mld) e Giappone (-1,8 mld contro -6,5 mld).

Dal punto di vista dei paesi membri, i saldi positivi maggiori hanno interessato la Germania (98,0 mld), seguita da Olanda (+28,0 mld), Irlanda (+18,6 mld) e Italia (12,3 mld). I disavanzi più pesanti hanno invece colpito Francia (-38,0 mld), Regno Unito (-31,7 mld) e Grecia (-9,7 miliardi).

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