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UE-Giappone: una bilancia commerciale che parla tedesco

In occasione del XXI Vertice UE-Giappone Eurostat ha pubblicato gli aggiornamenti relativi a commercio e investimenti: è la Germania a rappresentare il maggior mercato sia per quanto riguarda le vendite che per le importazioni.

UE-Giappone: una bilancia commerciale che parla tedesco

In occasione del XXI Vertice UE-Giappone, che si terrà domani a Tokyo, Eurostat ha pubblicato gli aggiornamenti dei dati relativi a commercio e investimenti tra i due attori economici. Nel corso dell’ultimo decennio, la bilancia dell’interscambio di merci tra UE e Giappone pende a favore del Sol Levante, settimo partner commerciale per importanza: se la quota dell’export europeo destinata in Giappone è scesa dal 4,9% del 2002 al 3,3% nel 2012, le importazioni registrato un calo ancor più significativo, passando da 7,9% a 3,6%. Questo ha comunque portato a una diminuzione del deficit commerciale UE da 30,3 mld in 2002 a 9,0 mld di euro nel 2012. Nei primi sei mesi del 2013, le esportazioni europee verso il Giappone sono leggermente diminuite rispetto allo stesso periodo del 2012 (26,3 mld da 27,0 mld), mentre le importazioni sono diminuite ancor più fortemente, scendendo da 33,8 mld a 28,2 mld.
Tra i ventotto paesi membri, è la Germania (8,0 mld, pari a 31 % delle esportazioni UE) a rappresentare il più grande mercato dell’export in Giappone nei primi sei mesi del 2013, seguita da Francia (3,4 mld, 13%), Italia (3,0 mld, 11 %) e Regno Unito (2,6 mld, 10%). La Germania rappresenta a sua volta anche il maggior acquirente (7,3 mld, 26 %), seguita da Olanda (5,1 mld, 18%) e Regno Unito (4,2 miliardi o 15%). Nel corso della prima metà di quest’anno risultati negativi arrivano comunque da Olanda (-3,5 mld) e Regno Unito (-1,6 mld), mentre le maggiori eccedenze sono state registrate in Italia (+1,6 mld) e Francia (+1,0 mld).

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