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Atene verso le elezioni, Tsipras il favorito

Non si è raggiunto l’accordo tra i principali partiti – Venizelos: “Purtroppo andiamo verso nuove elezioni e in condizioni pessime” – I greci torneranno a votare il 10 o il 17 giugno – Kammenos, leader di Greci Indipendenti: “Bisogna scegliere tra la Merkel e una Grecia libera” – I mercati europei crollano e lo spread si impenna.

Atene verso le elezioni, Tsipras il favorito

Niente da fare. L’accordo tra le forze politiche greche non è stato trovato e Atene va verso nuove elezioni. Lo ha dichiarato l’ex ministro delle Finanze, ora leader del partito sociallista Pasok, Evangelos Venizelos al termine dell’incontro tra i principali partiti del Paese e il presidente della Repubblica, Karolos Papoulias. “Ora c’è speranza per un voto più maturo”, ha aggiunto, “Purtroppo la Grecia tornerà alle urne, in condizioni pessime“. 

Lo scontro tra le forze pro-Europa e i partiti che insistono sull’impossibilità di continuare a imporre alla Grecia misure draconiane si farà caldo. Domani alle ore 13.00 locali i leader dei principali partiti incontreranno nuovamente il capo dello Stato per decidere il governo di transizione fino alle nuove elezioni, previste il 10 o il 17 di giugno. 

Fotis Kouvelis, leader del partito Sinistra Democratica (19 seggi alle ultime elezioni), ha detto di non aver voluto fare marcia indietro sulla proposta di mantenimento dei contratti collettivi e che questo è stato uno dei punti per cui ha fallito l’accordo. Inoltre, Kouvelis ha insistito di aver “fatto di tutto per evitare nuove elezioni. Ma già dal primo momento alcuni partiti avevano deciso di tornare alle urne”. 

E’ probabile che il leader facesse riferimento al partito radicale Syriza (52 seggi), di Alexis Tsipras che, secondo i sondaggi più recenti, potrebbe uscire vincitore alle prossime elezioni. Ne uscirebbe comunque un parlamento frammentato e Tsipras si troverebbe davanti non pochi ostacoli per portare avanti il suo piano, che prevede la proposta di un accordo internazionale per la cancellazione parziale del debito per far entrare liquidità nell’economia reale, la fine della politica di austerity, di tassare i grandi capitali e creare un sistema di credito controllato dallo stato. 

Panos Kammenos, leader del partito di destra Greci Indipendenti, anch’esso contrario alle misure della Troika, ha detto che i cittadini greci devono “scegliere tra la Merkel e una Grecia libera”. “I partiti che appoggiano il piano di salvataggio preferiscono un governo che continui a tormentare la nazione greca, piuttosto che trovare una soluzione. Hanno offerto soluzioni troppo rigide che non posso accettare”.

I mercati europei hanno reagito con un ondata di vendite sui principali listini. Milano ha chiuso a -2,56% e lo spread Btp-Bund si è infiammato fino a superare i 440 punti base. La Borsa di Atene ha raggiunto il livello più basso dal 1992 e il rendimento delle obbligazioni a 10 anni elleniche è aumentato a 110 punti base al 27,4%.

Infine bisogna ricordare che questo pomeriggio Atene ha rimborsato 435 milioni di bond ai creditori internazionali quando a marzo aveva fortemente insistito sul fatto che chi non avesse aderito alla ristrutturazione del debito non avrebbe ottenuto nessun pagamento. A rimetterci quindi è quel 97% di privati, principalmente banche, che con la minaccia di non vedersi rimborsati i bond avevano accettato “volontariamente” l’allungamento delle scadenze del debito.

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