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Aria nuova sui mercati: l’euforia delle banche fa bene alla Borsa ma anche a Btp, spread ed euro

Le speranze di una fumata bianca sul debito della Grecia, il possibile addolcimento dei vincoli per le banche, il no alla Tobin tax e l’onda d’urto dei due SuperMario portano il sereno sui mercati: volano i titoli bancari (Mps + 14% e Unicredit + 10%), bene le Borse (+1,7% a Milano), scende lo spread (415 pb) e si rafforza l’euro

Aria nuova sui mercati: l’euforia delle banche fa bene alla Borsa ma anche a Btp, spread ed euro

L’andatura, per usare il gergo ciclistico, l’hanno fatta le banche. Il gruppo si è adeguato. Questa la sintesi di un avvio di settimana ruggente per i listini: Milano guida la volta, con un rialzo dell’indice FtseMib dell’1,76% a quota 15.907, Londra +0,91%, Francoforte e Parigi +0,5%.

L’euforia del comparto bancario (l’indice Eurostoxx di settore guadagna il 4% e si riporta su livelli che non vedeva dal 31 ottobre scorso) ha più spiegazioni: 1) il no del commissario Ue al mercato interno Michel Barnier all’introduzione della Tobin tax nella sola Europa; 2) la smentita, da parte del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaueble, di una richiesta di modifiche ai parametri di Basilea 3; 3) la sensazione che l’accordo sulla ristrutturazione del debito greco, oggetto oggi della riunione del Consiglio europeo, sia ormai quasi fatta. A tutto questo, naturalmente, vanno aggiunti gli aspetti più domestici, ovvero il superamento degli scogli dell’aumento di capitale Unicredit e il superamento delle richieste dell’Eba.

Di conseguenza Unicredit schizza del 10,44%, battuto da MontePaschi + 14,04%. Intesa “si accontenta” (per modo di dire) del 5,43%. In forte ascesa Ubi Banca +5,86%, Banco Popolare +3,05% e B. Popolare Milano +1,95%.

L’euro si rafforza contro il dollaro a 1,3025 da 1,2931 della chiusura di venerdì. Il dollar index è debole a -0,5%. In buona salute anche i Btp. Lo spread del Btp 10 nei confronti dei titoli tedeschi è sceso a 412 pb (-17 punti base), il rendimento cala al 6,08%. Lo spread del biennale è ai minimi dall’inizio di settembre a quota 331 (-20 bp, rendimento 3,515).

Limitate le conseguenze del decreto liberalizzazioni: Snam scende dell’1,04%, Eni avanza dello 0,64%. Sale Atlantia +2,14% che non avrà impatti negativi dall’operazione.

Fra i titoli industriali, scende Ansaldo Sts -0,095%: Finmeccanica +6,14% avrebbe rinunciato al progetto di vendere Ansaldo Breda perché l’operazione avrebbe portato anche alla cessione della società del segnalamento ferroviario. Nel comparto assicurativo, Generali sale dello 0,27%. Recuperano Unipol +5% e Fondiaria-Sai +1,5%.

La Borsa americana si muove in leggero rialzo, con l’indice Dow Jones in crescita dello 0,1%, S&P +0,3%, Nasdaq +0,1%.

In una giornata priva di dati macroeconomici, l’attenzione di Wall Street è rivolta all’Europa, dove il Consiglio europeo dei ministri finanziari di oggi fisserà i paletti di quali possono essere i termini accettabili di una ristrutturazione del debito greco per procedere con un secondo pacchetto di salvataggio di Atene. Il commissario europeo agli affari economici, Olli Rehn, ha detto che i ministri finanziari possano concludere positivamente i colloqui sulla Grecia questa settimana.

Fra le blue chip di Wall Street si mettono in evidenza soprattutto le banche. Bank of America sale del 3,6%, Citigroup +2%, JP Morgan +1%, Goldman Sachs +1%.

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