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Anagrafe conti correnti: nuovi dati al Fisco

Fra pochi giorni la banca dati anti-evasione si arricchirà dei dati relativi al 2013 su conti correnti, carte di credito, depositi, fondi pensione, derivati e altro ancora – Entro maggio dovranno essere trasmessi i numeri sul 2014, mentre dal 2016 partiranno le comunicazioni annuali – Ecco come l’Agenzia delle Entrate usa le informazioni sui contribuenti.

Da fine mese l’Agenzia delle Entrate avrà a disposizione nuovi dati per l’Anagrafe anti-evasione. Un provvedimento firmato ieri dalla direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, stabilisce che entro il 2 marzo (il 28 febbraio cade di sabato) banche, Poste, Sim e assicurazioni dovranno comunicare al Fisco i dati relativi al 2013 sulle movimentazioni di conti correnti, carte di credito, depositi, fondi pensione, derivati, acquisti d’oro e preziosi, ricariche telefoniche e accessi alle cassette di sicurezza. I numeri finanziari del 2014 dovranno essere trasmessi invece entro il 29 maggio e poi, a partire dal 15 febbraio 2016, scatterà l’obbligo annuale di comunicazione dei dati relativi all’anno precedente. L’Agenzia è già in possesso delle informazioni che risalgono al 2011 e al 2012.

Per ogni cliente, gli operatori sono tenuti a inviare al Fisco il codice identificativo del rapporto e il nome del titolare, accompagnato dai saldi d’inizio e fine anno e dall’importo totale dei movimenti attivi e passivi. Questi dati vengono incrociati con dichiarazioni Irpef e altre banche dati dall’Agenza delle Entrate per redigere “liste selettive” di contribuenti sui quali avviare un accertamento (ma l’indagine non scatta in automatico: deve essere supportata da precedenti sospetti). Gli stessi numeri saranno utilizzati anche per le “analisi del rischio evasione”. 

Ad oggi le comunicazioni mensili avvengono tramite Entratel e Fisconline, mentre quelle annuali attraverso il Sid (il nuovo Sistema di interscambio dati). Dal 21016, invece, tutto avverrà per mezzo del Sid.

Il provvedimento varato ieri stabilisce anche le regole da osservare in caso di operazioni straordinarie, scissioni totali e cessioni del ramo finanziario o di azienda; cessazione attività senza confluenza in un altro operatore finanziario; procedure concorsuali o di liquidazione volontaria. Rimarranno invece fuori dagli obblighi di segnalazione le cosiddette “casse peota”, che la Banca d’Italia ha deciso di cancellare dall’elenco generale degli intermediari finanziari.

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