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Alitalia, Lufthansa: meno di 3 mila esuberi e niente 51%

I tedeschi tornano alla carica per Alitalia con una controproposta rispetto a quella formulata dagli americani di Delta Airlines: non pretendono più il controllo della compagnia aerea italiana e riducono gli esuberi

Alitalia, Lufthansa: meno di 3 mila esuberi e niente 51%

Nella partita per Alitalia arriva il rilancio di Lufthansa. Il colosso tedesco rinuncia alla pretesa di avere il controllo della compagnia con il 51% e soprattutto dimezza gli esuberi chiesti da circa 6mila a circa 3mila.

In questo modo Lufthansa pareggia – sul piano dei tagli ai posti di lavoro – l’offerta di Delta per Alitalia. Il vettore americano sta cercando di convincere easyJet a rientrare nella partita. Dal punto di vista azionario, il progetto prevede che Fs non vada oltre il 35-40% del capitale della newco, mentre Delta e la compagnia low cost inglese dovrebbero arrivare al 20% ciascuna. Cassa Depositi e Prestiti potrebbe assumere un ruolo di partner finanziario.

Intanto, da Lufthansa arriva la richiesta di stringere i tempi: “Se questo tergiversare durerà ancora a lungo, dell’orgogliosa Alitalia non rimarrà più nulla“, tuona in un’intervista all’Handelsblatt Harry Hohemeister, membro del Cda della compagnia tedesca.

“Non abbiamo la sensazione che là si stiano svolgendo le discussioni giuste – afferma a proposito delle reazioni dall’Italia – Io ripeto ancora un volta: se siamo interessati all’Alitalia è per un gruppo ristrutturato, che sia di successo a lungo. Credo che i dipendenti abbiano bisogno finalmente di una prospettiva”.

In realtà, Lufthansa non ha ancora avanzato alcuna proposta ufficiale nero su bianco per Alitalia. Hohmeister sottolinea però che la decisione è ancora aperta: “Lo abbiamo sempre detto: il mercato italiano è molto forte e importante per noi”. E aggiunge che Alitalia beneficerebbe di un ingresso nel gruppo tedesco perché si ritroverebbe in una realtà “forte e di successo, con esperienza nel settore delle integrazione delle compagnie aeree e un piano sostenibile. Insomma: Alitalia avrebbe una prospettiva”.

Per quanto riguarda gli esuberi, Hohmeister non precisa se i 3mila di cui Lufthansa parla adesso siano complessivi — cioè 3mila sugli 11.917 al 30 settembre 2018 — oppure riguardino soltanto la parte “aviation”, quella che da sempre interessa a Lufthansa. In ogni caso il manager sostiene di non aver sentito dire in Italia “che quello che propone Lufthansa sia così problematico da essere inaccettabile”.

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