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Abi, Mussari: dopo il declassamento di Moody’s l’Italia ha bisogno di misure per la crescita

Il presidente dell’Associazione bancaria italiana ha sottolineato che il downgrade “non mette in discussione la solidità del debito pubblico”, tuttavia è necessario adesso rimboccarsi le maniche: “In questo senso, il manifesto delle imprese è una buona traccia”.

Abi, Mussari: dopo il declassamento di Moody’s l’Italia ha bisogno di misure per la crescita

Il declassamento dell’Italia da parte di Moody’s “va letto con attenzione. La solidità del debito pubblico nella sostanza non è oggettivamente messa in discussione, ma ci viene richiesto di incrementare le misure per la crescita”. Questa l’opinione di Giuseppe Mussari, presidente dell’Abi, in merito downgrade (da Aa2 ad A2) operato dall’agenzia americana sul debito sovrano del nostro Paese.

“Mi rifarei al documento comune delle imprese italiane presentato la scorsa settimana – ha aggiunto – E’ una buona traccia, è una traiettoria sostenibile e le proposte fatte, siamo certi, andranno nella direzione della crescita”.

Quanto a un possibile (e probabile) taglio del rating anche per le principali banche italiane, Mussari ha detto di voler “aspettare”, perché “i mercati reagiscono positivamente stamattina”. Certo, “il problema del costo del funding è un dato oggettivo, ma è la conseguenza della scarsa crescita. La questione, come dice anche Moody’s, è che da una parte bisogna implementare le misure prese, dall’altra ci sono quelle per la crescita ancora da stabilire”.

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