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L’ultimatum di Marcegaglia: “Il Governo risponda o abbandoniamo il tavolo”

Presentando il manifesto degli industriali per rilanciare il paese, la numero uno di Confindustria ha ribadito che “non c’è più tempo”, servono “riforme profonde” – Chiesta la riforma fiscale (con tanto di patrimoniale) e delle pensioni, dismissioni, liberalizzazioni, semplificazioni, infrastrutture e energia.

L’ultimatum di Marcegaglia: “Il Governo risponda o abbandoniamo il tavolo”

Cinque punti per rilanciare l’economia italiana: interventi sulla spesa pubblica e sulle pensioni, riforma fiscale, cessioni del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture ed energia. E’ questa la struttura portante del “Progetto imprese per l’Italia” (testo integrale in allegato), il manifesto delle imprese italiane messo a punto da Confindustria, Abi, Rete imprese, Cooperative e Ania. Il documento è stato presentato oggi dalla leader degli industriali, Emma Marcegaglia, insieme ai presidenti delle altre parti coinvolte (rispettivamente Giuseppe Mussari, Ivan Malavasi, Luigi Marino e Fabio Cerchiai).

UNA PATRIMONIALE DELL’1,5 PER MILLE PER I REDDITI SUPERIORI A 1,5 MILIONI

“Non c’è più tempo – ha ribadito Marcegaglia -. È necessario varare riforme profonde e coraggiose molto velocemente”. Perciò “sì alla patrimoniale se serve ad abbattere le tasse sulle imprese e sui lavoratori. Una patrimoniale dell’1,5 per mille su tutti gli attivi mobiliari e immobiliari delle persone fisiche con un’esenzione per i redditi inferiori a 1,5 milioni”. La presidente di Confindustria è arrivata a minacciare di abbandonare i tavoli di confronto con il Governo “se non si andrà avanti su queste proposte”.

PENSIONI: ALZARE L’ETA’ NEL SETTORE PRIVATO, ABOLIRE GLI ASSEGNI DI ANZIANITA’

Sul fronte della previdenza, le associazioni Ania, Abi, Alleanza delle Cooperative italiane, Confindustria e Rete imprese Italia, chiedono di elevare a partire dal 2012 l’età pensionabile, in particolare per le donne, portandola a 65 anni anche nel settore privato, come nel pubblico impiego. Chiedono anche di anticipare all’anno prossimo l’adeguamento automatico all’innalzamento delle speranze di vita.

Quanto agli assegni di anzianità, i datori di lavori chiedono di abolire l’attuale sistema, abrogando anche tutti i regimi speciali previsti dall’Inps e dai vari enti previdenziali per eliminare “privilegi che non trovano alcuna giustificazione”. La Marcegaglia ha anche aperto al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, sottolineando che il nuovo manifesto “nasce per le associazioni di imprese, ma i sindacati lo conoscono e alcuni lo condividono. Noi siamo aperti a parlare con loro”.

IRPEF E MISURE ANTI EVASIONE

Altro punto centrale quello della modifica dell’Irpef e del contrasto all’evasione fiscale. Su questo fronte, in particolare, le imprese chiedono di fissare a 500 euro il limite per l’utilizzo del contante. La numero uno degli industriali è anche intervenuta sull’ultima bagarre scoppiata nella maggioranza: “Spero che si arrivi velocemente a una composizione – ha sottolineato Marcegaglia – e che l’Italia abbia presto il nuovo governatore di Bankitalia”.


Allegati: Progetto delle imprese per l’Italia.pdf

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