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Visa compra Visa Europe per 21 miliardi

L’operazione era attesa da tempo e farà tornare insieme i due gruppi delle carte di credito dopo otto anni.

Visa compra Visa Europe per 21 miliardi

Visa acquisirà la sua ex controllata europea Visa Europe per 21,2 miliardi di euro. Lo ha fatto sapere oggi il colosso statunitense delle carte di credito, precisando che l’operazione, approvata dai consigli di amministrazione di entrambe le società, avverrà in due fasi. 

La prima prevede un pagamento iniziale di 16,5 miliardi in contanti e azioni, la seconda un versamento aggiuntivo fino a 4,7 miliardi di euro dopo il quarto anniversario della chiusura della transazione. Visa si aspetta che l’operazione sarà completata nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2015-16. L’operazione era attesa da tempo e farà tornare insieme i due gruppi delle carte di credito dopo otto anni. 

L’operazione annunciata oggi è la maggiore di sempre per Visa. Per anni Visa e Visa Europe sono state sotto l’ombrello di Visa International Service Association, ma l’assetto è cambiato nel 2007, quando le attività americane sono diventate una società quotata, quelle internazionali sono confluite in Visa Inc e quelle europee sono rimaste separate. 

A fine settembre, in Europa sono state emessi circa 500 milioni di carte Visa. Visa Europe genera volumi di pagamento per circa 1.500 miliardi di euro, processa circa 18 miliardi di transazioni all’anno, che si andranno ad aggiungere ai circa 71 miliardi di transazioni processate da Visa. 

“Integrare le attività garantirà la solidità finanziaria e le economie di scala necessarie per accelerare la nuova generazione di pagamenti in Europa”, ha detto Nicolas Huss, amministratore delegato di Visa Europe. 

Visa ha anche pubblicato i conti del suo quarto trimestre fiscale 2015. Nei tre mesi a settembre, la società ha riportato profitti per 1,51 miliardi di dollari, 62 centesimi per azione, in rialzo dagli 1,07 miliardi, 43 centesimi per azione. Il fatturato è salito dell’11% a 3,571 miliardi. 

Gli analisti attendevano un utile di 63 centesimi per azione, su un giro d’affari di 3,567 miliardi. Nonostante quello che l’amministratore delegato Charlie Scharf ha definito “un contesto economico globale problematico”, i volumi di pagamenti effettuati con carta di credito sono saliti del 12% a 1.300 miliardi di dollari. La società ha annunciato anche un nuovo programma di buyback da 5 miliardi di dollari. 

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