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Video choc: reporter Usa decapitato in Iraq

James Fooley, giornalista free lance di Boston, era stato rapito nel novembre 2012 – Video choc dal titolo “Messaggio all’America”, nel quale apparentemente se ne vede la sua decapitazione – La madre: “Mai così orgogliosi”

Video choc: reporter Usa decapitato in Iraq

Lo Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isis) ha annunciato di aver decapitato un giornalista americano scomparso in Siria oltre un anno e mezzo fa, James Foley, e ha postato su internet un video, dal titolo «messaggio all’America», in cui apparentemente se ne vede la decapitazione. James Foley, un freelance 40enne di Boston che ha realizzato molti reportage per l’Afp e numerosi altri media, è stato rapito nel nord-ovest della Siria il 22 novembre 2012. Nel video, di cui non è possibile verificare l’autenticità, Foley appare nel deserto, in ginocchio, con indosso una tuta arancione e con un terrorista, interamente vestito di nero e col volto coperto, che gli preme un coltello alla gola. Poco dopo si vede il corpo di Foley con la testa insanguinata poggiata in grembo.

«Non siamo mai stati così orgogliosi di nostro figlio. Ha dato la sua vita cercando di rivelare al mondo la sofferenza del popolo siriano»: così Diane Foley, madre di James Foley, «Supplichiamo i rapitori di risparmiare la vita degli altri ostaggi. Sono innocenti, come lo era Jim. Non hanno controllo della politica del governo americano in Iraq, Siria o in altri parti del mondo», si legge sul profilo Facebook di Diane. «Ringraziamo Jim per tutta la gioia che ci ha dato. È stato uno straordinario figlio, fratello, giornalista e persona», afferma ancora sua madre, che chiude il suo messaggio chiedendo «per favore, rispettate la nostra privacy nei prossimi giorni, mentre piangiamo per Jim».

Prima delle immagini della decapitazione si leggono delle scritte in arabo ed inglese spiegare che questa è la prima risposta promessa a Barack Obama per i raid aerei degli ultimi giorni contro Isis. Raid che hanno portato gli Usa, «su una superficie scivolosa verso un nuovo fronte di guerra contro i musulmani. Qualsiasi tuo tentativo, Obama, di negare le libertà e la sicurezza ai musulmani sotto il califfato islamico (il regime imposto da Isis in parte di Iraq e Siria a fine giugno, ndr) porterà alla carneficina della tua gente».

Nel video parla lo stesso Foley che si rivolge ai cari accusando gli Usa e Obama di essere responsabili della sua morte. Dopo il guerrigliero al suo fianco, che con un coltello taglia la testa a Foley, avverte che anche un secondo americano è nelle loro mani. Presentato come Steven Joel Sotloff, corrispondente di Time, disperso dall’agosto del 2013 in Libia, è indicato come la prossima vittima: «Dipende dalle prossime decisioni di Obama». Le immagini sono terribili e sono già diffuse sul web ma Youtube ha rimosso il video. «L’intelligence Usa sta lavorando per determinare l’autenticità del video postato dall’Isis sulla decapitazione di James Foley» ha detto la portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Usa, Caitlin Hayden. Se quelle immagini fossero autentiche «saremmo inorriditi dall’uccisione brutale di un giornalista americano innocente».

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